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Un milione e 200mila euro l’anno per assicurare un trasporto sicuro, con mezzi attrezzati e personale e volontari competenti, a 191 disabili residenti nei nove comuni della Zona Pisana (Calci, Cascina, Crespina-Lorenzana, Fauglia, Orciano Pisano, Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano). Tutti i giorni, o quasi, da casa a scuola (dell’obbligo o superiori) e viceversa ma anche per recarsi ai centri diurni o per eventuali altre destinazione concordate volta per volta. Il nuovo accordo triennale per il “Trasporto sociale nella mobilità assistita pisana” è già realtà: due giorni fa è arrivato anche il via libera della SdS Pisana e dal 1° gennaio è pienamente esecutivo. “Siamo una delle prime zone socio-sanitarie ad approvarlo e la prima in assoluto per un importo così consistente – dice soddisfatto il presidente della SdS Pisana, e sindaco di San Giuliano Terme Sergio Di Maio -: ringrazio di cuore gli uffici e tutte le associazioni, che hanno costituito un Ats ad hoc per la gestione del progetto, per aver raggiunto un risultato così importante per tantissime famiglie dei nostri territori in tempi brevissimi. E’ la conferma che la partecipazione e i percorsi di coprogettazione con le realtà del terzo settore sono una via da percorrere con maggiore insistenza in futuro per assicurare ai residenti dei nostri comuni servizi sempre più efficienti e calibrati sui loro bisogni”.
Il traguardo tagliato oggi, infatti, è soprattutto il frutto di un percorso e di un metodo, “quello della coprogettazione, non sempre praticato dalle pubbliche amministrazioni, per quanto consentito dalla legge, e che, invece, la Società della Salute della Zona Pisana ha scelto di percorrere con forza e convinzione fin dall’inizio, convocandoci ad un tavolo proprio per ridisegnare un servizio così essenziale per i prossimi tre anni” commenta Marco Lo Cicero, il rappresentante dell’Associazione temporanea di scopo (Ats) costituitasi proprio per la gestione del progetto, con capofila la Pubblica Assistenza di Pisa e composto anche dai comitati di Fauglia e Pisa della Croce Rossa, dalle Misericordie di Cascina, Latignano e Pisa e dalle Pubbliche Assistenze di Cascina e del Litorale Pisano. Proprio l’Ats è una delle novità del nuovo progetto, che ha aiutato moltissimo il processo che ha consentito di arrivare spediti all’obiettivo “perché l’armonia e la trasparenza che da sempre contraddistingue i rapporti fra le associazioni – continua Locicero – ha consentito alla SdS di avere un interlocutore unico con cui definire la progettazione”. Fra le novità, rispetto all’edizione precedente, anche un investimento consistente nella formazione di volontari e operatori. E poi la compartecipazione ai costi del servizio: 1,2 milioni, infatti, arriveranno dal bilancio della SdS. A cui, però, vanno sommate anche le risorse messe a disposizione dalle associazioni: 96mila euro l’anno per le spese fisse e fino a un massimo di 121mila per quelle variabili.