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Sono cinque, al momento, i bambini che si sono riconosciuti nella foto in bianco e nero scattata da Edward Roethel, l’ex soldato americano oggi ultra novantenne, veterano della seconda guerra mondiale, inviato a San Miniato nell’estate del ‘45. In tanti hanno risposto all’appello del sindaco del Comune di San Miniato, Simone Giglioli, che si era mobilitato dopo esser stato contattato da Holly Rotondi, direttore esecutivo del Friends of the National World War II Memorial, con sede a Washington, con l’obiettivo di rintracciarli.
“Sapevamo pochissimo di questa foto, neanche dove fosse stata scattata – spiega il sindaco –. Le uniche notizie che Edward ricorda è che era impiegato nella V Armata ed è arrivato a Napoli nel dicembre 1944; in seguito fu inviato a San Miniato, ma non è riuscito a darci una data, anche indicativa, dei suoi mesi trascorsi nella nostra città. Grazie al nostro appello e a quello dei media, la risposta dei cittadini è stata straordinaria: abbiamo individuato, senza ombra di dubbio, che il luogo dove fu scattata la foto è il portone del Duomo e poi, dall’abbigliamento dei bambini, si può supporre che si tratti della primavera inoltrata del ’45. Con questi elementi abbiamo valutato e selezionato le molte chiamate e mail che abbiamo
Di queste, quattro di loro sono risultati essere i bambini della foto, mentre per una quinta bambina ci sono due ipotesi. Si sono riconosciuti ed erano effettivamente a San Miniato in quell’anno Roberto Santini (il bambino a destra nella foto), classe ’42, originario di San Miniato ma da anni residente a Firenze, ex docente di arte oggi in pensione, poi Liliana Vincenti, classe ’40, deceduta nel 1990, riconosciuta dal fratello Bruno il quale racconta che Liliana (la bambina al centro in prima fila) in quell’anno era a San Miniato da alcuni parenti perché la madre era ammalata e il padre era in Germania, mentre lui si trovava ospite di un’altra famiglia nelle campagne. Si sono riconosciuti anche Giovanni e Anna Maria Pretini (i due più alti in fondo alla foto), rispettivamente classe ’39 e classe ’37, fratello e sorella anche loro di San Miniato. C’è un dubbio invece sulla prima bambina alla sinistra della foto, quella con il fiocco bianco in testa
. “Si sono riconosciute due donne: una è Mara Ciarini Agnesi (classe ’38) di San Miniato, un’insegnante in pensione ormai da tempo, mentre l’altra è Maria Brondi, classe ’41, originaria di Livorno, in quegli anni sfollata con la famiglia a San Miniato – racconta il sindaco –. La somiglianza di entrambe è davvero notevole e, sulla base dei fatti storici che sappiamo, entrambe potrebbero essere la bambina nella foto. Alla luce di questi elementi, non potevamo escluderne nessuna, così abbiamo deciso di farle incontrare entrambe con l’ex soldato”.
E l’incontro in videochiamata con gli Usa, che il Comune sta cercando di organizzare da alcuni mesi, ci sarà proprio oggi alle 17.00 (le 11.00 a New York), momento nel quale questi bambini, oggi adulti, potranno finalmente incontrare di nuovo Edward Roethel, l’ex soldato ultranovantenne che oggi vive nella grande mela insieme alla figlia Donna. “Volevamo offrire a quest’uomo l’opportunità di ritrovare questi bambini – conclude il sindaco -. Ce l’abbiamo messa tutta per far sì che questo potesse accadere e sono molto contento della catena di solidarietà che si è stretta attorno a questa storia bellissima”. A fare da interprete alla conversazione tra il soldato e i bambini sarà Maria Giannini Urciuolo, un’ex insegnante di inglese, con origini italo-americane, che fin da subito si è resa disponibile ad offrire il suo contributo per raccontare questa storia.