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Proposta: PNRR, 6 case della comunità, di cui 2 hub

Sei Case della Comunità (CdC) invece delle cinque ipotizzate dall’Asl Toscana Nord ovest e due di queste (invece dell’unica indicata dall’Azienda), dovrebbero svolgere la funzione di hub, assicurando la presenza medica h24 per sette giorni alla settimana e infermieristica per 12 ore al giorno sette giorni su sette. E’ la proposta della Società della Salute per quanto riguarda le CdC da realizzare nella Zona Pisana (Comuni di Calci, Cascina, Crespina-Lorenzana, Fauglia, Orciano Pisano, Pisa, San Giuliano Terme, Vecchiano e Vicopisano), destinata a diventare la prima porta d’accesso ai servizi sanitari del territorio e la più vicina ai cittadini nella riforma della sanità territoriale varata dal Governo e che sarà finanziata con risorse del Pnrr. Il documento  è all’attenzione dei vertici dell’Azienda dall’assemblea dei soci della SdS del 22 novembre scorso, che si è svolta a Fauglia, la prima delle riunioni decentrate nei comuni della SdS del principale organo rappresentativo dell’ente di via Saragat, volute proprio per avvicinare il più possibile  l’istituzione ai cittadini.

“Nell’occasione abbiamo accolto l’ipotesi dell’Azienda che prevede due Case della Comunità nel Comune di Pisa e una in quelli di Cascina, Vecchiano e San Giuliano Terme ma anche chiesto di valutare la possibilità di realizzarne un’altra nel territorio delle zone collinari (Crespina-Lorenzana, Fauglia e Orciano Pisano) per dare risposta ai bisogni dei cittadini di questa zona e di fare della CdC di Cascina una “Casa hub”, aggiuntiva a quella già prevista per Pisa – spiega il presidente della SdS Pisana Sergio Di Maio -. Insieme agli altri colleghi sindaci e assessori dell’assemblea, abbiamo lavorato in modo intenso e in tempi strettissimi, dato che l’ipotesi dell’azienda ci è stata formulata il 4 novembre scorso, per definire una proposta migliorativa, a partire comunque dalla considerazione che ci troviamo di fronte ad un passo in avanti di grande portata per la sanità dei territori e lungamente atteso dai cittadini dato che la Zona Pisana è l’unica della Toscana ancora del tutto priva di Case della Comunità”.

Le CdC proposte sono state individuate a partire dalle indicazioni contenute nella bozza di documento dell’Agenzia nazionale per i servizi regionali,  in base alla distribuzione della popolazione residente nel territorio, alle disponibilità d’immobili dell’Azienda Ausl Toscana Nord Ovest e all’organizzazione delle Aggregazioni funzionali territoriali dei medici di famiglia tenendo conto dei livelli organizzativi già presenti nei presidi distrettuali e dei Pediatri di Libera Scelta. Gli interventi previsti, che saranno realizzati con le risorse del Pnrr, riguardano la ristrutturazione e l’ampliamento delle strutture già esistenti e nuove costruzioni, con particolare riferimento ai contesti territoriali che risultano più carenti.

Data l’importanza dell’argomento, “l’assemblea dei soci ha ritenuto  anche necessario che il confronto non rimanga relegata alle sedi istituzionali preposte ma che si apra anche una confronto trasparente con la cittadinanza” sottolinea Di Maio. “Per questo – aggiunge la vicesindaco di Calci Valentina Ricotta – abbiamo organizzato un incontro pubblico aperto a tutti che si svolgerà martedì 14 dicembre nei locali del Teatro Valgraziosa di Calci in cui presenteremo la proposta”