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Ultimo appuntamento live per il Festival Nessiah 2021, prima di passare su youtube per l’edizione digitale. Mercoledì 8 dicembre alle 18 nell’auditorium di Palazzo Blu, grazie alla collaborazione consolidata con Fondazione Pisa, andrà in scena “Mosè”, la nuova produzione della Compagnia FuoriOpera che porta alla rassegna un autore praticamente dimenticato ma dal grande spessore musicale. E’ Giacomo Orefice, compositore nato a Vicenza il 27 agosto 1865 da Giuseppe e da Carlotta Levi, entrambi di antica e agiata famiglia di origine ebraica. Arrivato al successo nel 1901 con l’opera Chopin, quattro quadri su libretto di Angiolo Orvieto, sua composizione più famosa. Con Orvieto inizia un sodalizio che si concretizzerà in due lavori che si distinguono dai precedenti per nerbo drammaturgico, finezza di caratterizzazione e un uso più accorto e ponderato delle risorse musicali. Tra questi il poema drammatico in 4 atti Mosè (Genova, teatro Carlo Felice, 1905), rivisitazione in chiave ebraica della vicenda mosaica in buon anticipo sul Moses und Aron di Schönberg. Lo spettacolo propone una riduzione in forma di concerto dell’opera mantenendone il filo narrativo.
Ancora pochissimi posti disponibili con prenotazione obbligatoria su eventbrite (www.festivalnessiah.it). Per chi non riuscirà a far parte del pubblico c’è però un’altra possibilità: la diretta sul canale youtube del festival in programma il 16 dicembre alle 20. Seguirà l’incontro on line con gli artisti.
Personaggi e interpreti
MOSÈ tenore Riccardo Botta
GIOSUÈ baritono Giorgio Valerio
MYRYIAM mezzo soprano Julija Samsonova
SMENDÉS, nobile egiziano, baritono Daniele Girometti
FARAONE basso Ernesto Morillo
KHITI, principessa egiziana, soprano Anna Chierichetti
L’ANZIANO, canto e voce narrante, Fabio Midolo
pianoforte e concertazione ANDREA GOTTFRIED
La Compagnia FuoriOpera
FuoriOpera ha come obiettivo valorizzare la cultura operistica italiana, rendendola “sostenibile” e riportandola ad una dimensione popolare di facile accesso. Le opere, proposte in forma da camera, sono ridotte nei tempi e negli spazi, eliminando di fatto le barriere tra pubblico e artisti in un’esperienza totalmente immersiva. Espressione massima del “Made in Italy” culturale, l’Opera “sostenibile” diventa un distillato d’arte musicale e teatrale.
Gli allestimenti sono realizzati ad hoc in ambienti insoliti, dove la bellezza architettonica e il fascino d’altri tempi si fondono con la magia dello spettacolo e l’emozione della musica.