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La vicepresidente della Seconda Commissione Permanente: “Troppe famiglie vivono un sovraccarico di responsabilità e fatica, aggravato dalla pandemia e dalle difficoltà economiche. Il 70% dei caregiver sono donne costrette per il 60% dei casi a lasciare il lavoro. Le legge non può più essere rimandata”
PISA, dicembre 2021 – Approvata ieri pomeriggio all’unanimità dal Consiglio Comunale di Pisa (26 voti favorevoli), la mozione proposta dalla consigliera del gruppo Pd e vicepresidente della Seconda Commissione Permanente, Maria Antonietta Scognamiglio, per chiedere al Parlamento di riconoscere la figura del caregiver familiare attraverso l’approvazione, in tempi rapidi, del disegno di legge attualmente fermo.
“Il riconoscimento della figura del caregiver è una decisione che non può essere più rimandata – spiega la consigliera Scognamiglio – A differenza di altri paesi europei, nel nostro ordinamento giuridico la figura del caregiver familiare non è tutelata, nonostante via sia stato un primo riconoscimento nell’articolo 1, comma 255, della Legge 205/2017 (Legge di Bilancio 2018)”.
“Molte famiglie si trovano da anni ad affrontare enormi problemi e difficoltà a causa della carenza di tutela e di normative concernenti tale figura, con un sovraccarico di responsabilità e fatica, aggravato dalla pandemia e dalle difficoltà economiche – continua la consigliera – In Italia sono più di 3 milioni le persone che in maniera gratuita e continuativa si prendono cura di familiari non autosufficienti, con patologie croniche invalidanti. Il 70% dei caregiver sono donne di età tra i 45 e i 55 anni e costrette per il 60% dei casi a lasciare il lavoro per potersi dedicare a tempo pieno per la cura dei familiari. Le donne in modo particolare svolgono una media di 5 ore di assistenza e cura al giorno, mentre gli uomini 1 ora e 48 minuti. La giornata di un caregiver ruota intorno all’esigenza del congiunto che assiste e si divide tra i l’accudimento generale, compiti propriamente infermieristiche fino a mansioni burocratiche, che sono le incombenze a volte più complicate. L’impegnativa e non facile situazione del caregiver può portare a episodi di burnout causato da solitudine, affaticamento fisico e psicologico, mancanza di riposo, sovraccarico di responsabilità, oltre alle difficoltà economiche”.
La mozione approvata dal Consiglio Comunale ribadisce che ad oggi, “i caregiver sono in attesa dell’approvazione del Disegno di legge 1461 (Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare)” e chiede di “Riconoscere la figura del caregiver familiare attraverso l’approvazione, in tempi rapidi, del disegno di legge attualmente in discussione al Senato”.
“Ringrazio tutti i capigruppo, di maggioranza e opposizione, che hanno sostenuto questa mozione urgente – conclude la consigliera – Sono troppe le famiglie, soprattutto le donne, che sono costrette a rinunciare al lavoro retribuito. È necessaria un’adeguata tutela normativa ed economica per migliorarne la qualità della vita”.