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Un nuovo abbandono di rifiuti è stato rinvenuto sotto il Ponte di Lugnano: mobili, materassi, amianto, carta bituminosa e rifiuti speciali pericolosi sono stati rinvenuti ed è in corso la rimozione. Cinque sacconi di materiale edile (prodotti plastici inquinanti) e due di amianto, nascosti nel canneto, il tutto sull’alveo dell’Arno: sarebbe bastato un innalzamento del livello del fiume per portare via tutto verso il mare. Sul posto è intervenuta Geofor con un camion per rimuovere i rifiuti speciali pericolosi, mentre nei prossimi giorni sarà rimossa anche la mobilia emersa durante la perlustrazione della zona. Il tutto comporterà un aggravio sulle tasche dei cittadini.
“Qualcuno si lamenta dell’incremento volumetrico della discarica di Gello per il conferimento dei rifiuti speciali che sono controllati ed hanno un patto quasi azzerato sul territorio – commenta l’assessore all’ambiente Paolo Cipolli – e poi vediamo cosa succede sotto gli occhi di tutti. Non si può accettare che rifiuti speciali pericoli vengano abbandonati lungo strade, fiumi e fossi, comportando un pericoloso inquinamento anche delle falde acquifere”. L’amministrazione comunale si sta prodigando per porre fine a questa illegittima e odiosa pratica e sono in preventivo altre azioni di contrasto all’abbandono dei rifiuti. Dopo le foto trappole, infatti, arriveranno altri mezzi tecnologici. “Stiamo comprando telecamere speciali che funzionano con pannelli solari per monitorare il territorio – aggiunge l’assessore Cipolli –. Ci sono stradelli che sono diventate vere e proprie discariche. Con le opportunità date dal ‘bonus 110’ sono ripresi i lavori edili e troviamo spesso pannelli per l’isolamento termico ed altro materiale da costruzione. L’appello che facciamo ai cittadini, oltre all’invito a conferire nei luoghi opportuni (l’isola ecologica è aperta tutti i giorni con orario continuato 7/19 tranne il mercoledì e la domenica), è quello di denunciare e segnalare gli episodi di abbandono”. Dal canto suo il Comune farà tutto il possibile per contrastare questo fenomeno. “L’amministrazione si farà carico di perseguire i colpevoli che arrecano un danno non solo all’ambiente ma anche alla collettività – conclude Cipolli – perché il ritiro dei rifiuti abbandonati ha un costo ingente che si ripercuote poi sulla bolletta Tari. Vogliamo che Cascina e il suo territorio siano puliti, che sia piacevole percorrere le nostre strade di campagna senza doversi imbattere in discariche abusive più o meno voluminose”.