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Due punti di raccolta accoglieranno i bambini che si avvalgono del servizio di trasporto scolastico nella tratta di andata e che, a causa degli scioperi, non potranno accedere al plesso. Il Comune di San Miniato, visti i disagi creati dalle frequenti dichiarazioni di sciopero che interessano i dipendenti del settore pubblico e del mondo scolastico, è corso ai ripari per provare a garantire sempre il servizio di andata del trasporto scolastico e andare così ad aiutare i genitori a far fronte alle necessità quotidiane. “Senza la garanzia dell’apertura del plesso non ci è possibile effettuare il servizio di andata perché si creerebbero problemi di custodia del minore, dal momento che l’accesso non sarebbe possibile e il bambino rimarrebbe incustodito – spiegano il sindaco di San Miniato Simone Giglioli e l’assessore alla scuola Giulia Profeti-. Visti i numerosi scioperi proclamati a singhiozzo, che causano non poche difficoltà alle famiglie e anche a chi, come noi, organizza i servizi collaterali alla didattica, e viste le numerose interruzioni che la situazione pandemica ha creato, nell’ottica di tutelare il diritto allo studio e, insieme, quello allo sciopero, abbiamo quindi deciso di provare a creare una soluzione alternativa che garantisse la tratta di andata dei pulmini”.Per ovviare a questo problema sono state create due zone di raccolta riservate ai bambini che non possono entrare a scuola a causa dello sciopero (mentre dove i plessi sono aperti potranno regolarmente entrare): due educatori sono incaricati del coordinamento, della custodia, della sorveglianza e della riconsegna ai genitori, tutori o delegati degli alunni iscritti al trasporto scolastico, nel caso in cui il plesso sia chiuso per sciopero. Per le scuole dell’Istituto Comprensivo “Sacchetti” di San Miniato il punto di raccolta è la sede della palestra comunale “Don Vivaldi” a San Miniato Basso, mentre per quelle dell’Istituto Comprensivo “Buonarroti” di Ponte a Egola il punto di raccolta sarà la sede della palestra comunale “Mannucci” in via Toniolo a Ponte a Egola. I volontari, assegnati all’attività di pre-scuola, forniranno agli educatori il supporto necessario alle attività di raccolta dei bambini. I genitori, tutori o delegati dei bambini interessati a questo tipo di servizio, dovranno obbligatoriamente sottoscrivere una specifica autorizzazione – che sarà a disposizione sul portale eCivis – nella quale si impegnano a riprendere i bambini dai punti di raccolta entro 30 minuti dalla ricezione della telefonata da parte dell’educatore.“Il protrarsi della situazione di sciopero sta creando non pochi disagi alle famiglie, per questo l’amministrazione comunale, di concerto con l’Ufficio scuola, ha cercato una soluzione che potesse ridurre i disagi, nel rispetto delle regole – dichiarano ancora gli amministratori -. Sono state messe in campo soluzioni condivise e c’è stato uno sforzo enorme di riorganizzazione del servizio, di concerto con gli Istituti Comprensivi che ringraziamo per la costante e continua collaborazione e con le famiglie che si sono rese disponibili ad attivarsi per venire a riprendere i figli. Siamo sicuri che, in questo modo, si potranno coniugare il diritto alla sciopero con le esigenze delle famiglie, nell’ottica del rispetto reciproco dei propri diritti”. Il sindaco entra poi nel merito della proclamazione dello sciopero: “Il diritto allo sciopero è sacrosanto e nessuno di noi lo mette in discussione. Tuttavia ritengo che questi siano scioperi pretestuosi, portati avanti da sigle che hanno una scarsissima rappresentatività e un’adesione minima, andando a creare non pochi disagi alle famiglie e all’erogazione degli stessi servizi. Serve, a mio avviso, una legge sulla rappresentatività sindacale, in modo da evitare che piccole sigle come questa possano mandare in tilt un intero sistema”.