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Si è svolta venerdì mattina a Palazzo Blu la presentazione della mostra di Keith Haring. Di seguito l’intervento del Sindaco di Pisa Michele Conti:
«Un’altra grande mostra che celebra un’artista internazionale apre a Palazzo Blu. Si rinnova infatti l’appuntamento annuale atteso da pisani, turisti e appassionati d’arte che potranno ammirare una selezione delle opere di Keith Haring arrivate in Europa per la prima volta dalla Nakamura Keith Haring Collection, un museo dedicato all’artista statunitense in Giappone. Ancora una volta il merito è della Fondazione Pisa, che ringrazio a nome della città per la perseveranza nell’onorare l’impegno di vivacizzare il panorama culturale cittadino proiettando ogni anno Pisa nel novero delle città d’arte scelte da migliaia di turisti come meta di un soggiorno dedicato alla visita di mostre nuove e interessanti.
L’evento di quest’anno è particolarmente atteso in città, considerato anche il legame affettivo che i pisani hanno nei confronti di Keith Haring che ha soggiornato in città nel 1989, realizzando sul retro della canonica della chiesa di Sant’Antonio Abate una delle sue ultime opere prima che la malattia lo strappasse alla vita troppo presto.
A vederlo oggi, con i colori pastello ispirati dagli edifici dei lungarni pisani, l’inconfondibile codice visuale e la danza gioiosa delle figure che ancora fa vibrare la parete, si stenta a credere che “Tuttomondo” abbia compiuto oltre trent’anni. Invece tanti ne sono passati, da quando Haring realizzò il celebre murale che rappresenta un vero e proprio atto d’amore verso la nostra città, disegnando un cuore nella parte superiore, una croce pisana al centro della parete e annotando la celebre frase nel suo diario: “Sto seduto sul balcone a guardare la cima della Torre Pendente. È davvero molto bello qui. Se c’è un paradiso, spero che assomigli a questo”.
Ecco sono certo che i pisani sapranno ricambiare questo grande affetto precipitandosi numerosi a vedere le opere di Keith Haring arrivate dal Giappone, per tributare il giusto omaggio a uno dei padri della street art e uno degli artisti più apprezzati della contemporaneità in tutto il mondo»