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Un 4 Novembre diverso dal solito. La Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate a Cascina è stata celebrata con una bella festa in mezzo ai bambini della scuola elementare di Sant’Anna, intitola a Umberto Cipolli, cascinese morto l’11 novembre 1915 sul Monte Sei Busi. Qui le classi quinte A e B, accompagnate dalla dirigente scolastica Beatrice Lambertucci e dalle insegnanti, hanno intonato l’inno nazionale, donando poi al sindaco un opuscolo realizzato dai bambini stessi sul significato del 4 Novembre. Un ritorno al passato per Michelangelo Betti, che in questa scuola ha studiato da piccolo. In un tripudio di tricolori e di sorrisi nascosti dalla mascherine, questa celebrazione è andata in archivio con un bel messaggio lanciato da questi bambini che si apprestano a diventare grandi: “facciamo la guerra alla guerra”. Prima dell’appuntamento a Sant’Anna, c’è stata la celebrazione più istituzionale in piazza dei Caduti. “Questo 2021 rappresenta un’altra pietra della memoria: la tumulazione del Milite Ignoto all’Altare della Patria – ha ricordato il sindaco Michelangelo Betti davanti al Monumento ai Caduti –. La prima guerra mondiale è stata un momento di rottura dal modo di fare la guerra consueto: si passò dalle battaglie in campo aperto alla guerra di trincea, con un percorso che ha portato alla ‘guerra totale’ che ha coinvolto sempre più la popolazione civile nel corso del Novecento. Basti pensare al recente conflitto in Siria, con oltre il 90% di vittime civili. In Europa, per fortuna, da oltre 70 anni non conosciamo più questo dramma e vediamo solo attraverso la televisione. È significativo essere qui a ricordare chi è caduto per difendere un ideale di Paese: questo monumento è un pezzo di memoria significativo, che ricorda i 500 caduti cascinesi nella prima guerra mondiale”. Il sindaco Betti ha poi ricordato un altro elemento simbolico molto significativo: la presenza della bandiera dell’Unione Europea oltre a quella dell’Italia, poste ai lati del Monumento ai Caduti. “Il Novecento è stato sì un secolo costellato di eventi tragici come le due guerre mondiali, ma ha visto anche svilupparsi una coscienza civile e di una cultura che avversa la guerra, presente anche nella nostra Costituzione. Per questo abbiamo messo la bandiera europea al fianco di quella italiana, a testimonianza di come il confronto tra i paesi in un organismo sovranazionale abbia garantito all’Europa il periodo più esteso di pace e di crescita”.
Oltre al sindaco, erano presenti alla deposizione della corona il vicesindaco Cristiano Masi, gli assessori Irene Masoni e Francesca Mori e il presidente del consiglio comunale Mirko Guainai. In piazza anche il gonfalone del Comune di Cascina portato dalla Polizia Municipale, oltre al comando dei Carabinieri di Cascina, l’Anpi, la Filarmonica Puccini e la Misericordia. A seguire deposizione di un’altra corona alla Cappella ai Caduti nel cimitero vecchio di Cascina.