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«Pisa ospita per l’undicesima volta l’Internet Festival, divenuta ormai tra i più importanti eventi europei del settore e che nella nostra città trova il suo ambiente naturale – dice il sindaco Michele Conti -. Questo non solo per la presenza e partecipazione di tutti gli importanti enti di ricerca (Università, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore Sant’Anna, CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche) ma per precise ragioni storiche. Il 30 aprile 1986, per la prima volta, grazie al lavoro di anni di docenti del nostro Ateneo e ricercatori del CNR, fu stabilita la prima connessione tra il nostro Paese e la Rete Arpanet (progenitrice di Internet) negli Stati Uniti. L’ Italia entrava nell’era digitale e la porta di accesso era proprio la nostra città».
«Pisa è sempre stata città di studi e di grandi primati scientifici e tecnologici. Non solo nei secoli passati ma, dunque, anche in tempi recenti. Fra pochi giorni, ad esempio, ci apprestiamo a festeggiare un anniversario importante per Pisa ma anche per il mondo delle comunicazioni. Il 12 ottobre del 1931, Guglielmo Marconi accese a distanza l’illuminazione del monumentale Cristo del Corcovado a Rio de Janeiro, grazie a un impulso radio che venne trasmesso di là dall’oceano dalla stazione di Coltano. L’umanità scopriva così di potersi collegare e avvicinare in un modo inimmaginabile fino a quel momento. Oggi, a pochi chilometri dalla nostra città, grazie a Virgo si studia l’universo. Dalle onde radio di Marconi allo studio delle onde gravitazionali di oggi, passando per la connessione internet, la ricerca a Pisa continua a dare il proprio contributo al mondo. Per ricordare quell’evento e come omaggio al grande scienziato, come Comune organizzeremo lunedì 11 ottobre prossimo, a 90 anni esatti, un convegno dal titolo “Un mondo nuovamente connesso” con la partecipazione di importanti ospiti».
«L’Internet Festival celebra anche questa storia, portando nelle strade e piazze della città dibattiti, approfondimenti, laboratori per le scuole, performance musicali e artistiche per rappresentare temi complessi rendendoli alla portata di tutti. In quella che da molti è definita l’“età dell’informazione”, grazie anche alla possibilità di aver accesso a enormi quantità di dati su hardware sempre meno costosi e ingombranti, è necessario interrogarci sulle infinite possibilità della Rete per stare connessi e formare una società della conoscenza di cui tutti siamo responsabili. Abbiamo toccato con mano durante la pandemia quanto siano centrali nelle nostre vite le tecnologie e i sistemi di comunicazione. Farne buon uso è un dovere che assumiamo come rappresentanti pubblici ma soprattutto come cittadini».
«Ringrazio per la qualità e quantità degli eventi in programma il direttore del Festival, Claudio Giua, Adriana De Cesare per Fondazione Sistema Toscana, la coordinatrice del comitato esecutivo Anna Vaccarelli (CNR) e il coordinatore scientifico Gianluigi Ferrari (Unipi) oltre a tutti coloro che sostengono e promuovono il Festival a partire dalla Regione Toscana».