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Nasce a Pisa la rete museale cittadina che coinvolge tutti gli enti del territorio interessati alla tutela, conservazione e valorizzazione dei beni culturali. È stato presentato questa mattina il protocollo d’intesa per la rete “PPM – Pisa percorsi Museali” che dà vita a un coordinamento tra tutte le realtà museali cittadine e le amministrazioni competenti nel territorio,: Comune di Pisa, Direzione Regionale Musei della Toscana – Ministero della Cultura (Museo nazionale di Palazzo Reale e Museo nazionale di San Matteo), Fondazione Pisa (Palazzo Blu), Opera della Primaziale Pisana (Musei delle Sinopie, della Primaziale, del Camposanto), Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio di Pisa (Museo delle navi antiche di Pisa), Sistema Museale d’Ateneo dell’Università di Pisa. Alla presentazione erano presenti Chiara Bodei, presidente Sistema Museale di Ateneo, Andrea Cinacchi, Opera Primaziale Pisana; Pierluigi Nieri, direttore Musei Statali di Pisa, Alessandro Cerami, , Fondazione Pisa, Antonio Cisternino, Università di Pisa, Dario Matteoni.
«Grazie al percorso avviato lo scorso anno con Pisa capitale della cultura, per la prima volta – spiega l’assessore alla cultura, Pierpaolo Magnani – , siamo riusciti ad avviare una collaborazione attiva e un percorso comune con tutti i soggetti che a Pisa si occupano di beni culturali, di tutela e di spazi espositivi. È un grande risultato perché mettere insieme tutti i musei pisani che hanno caratteristiche, mission e governance molto diverse tra loro era complesso. Avere trovato linee comuni su qui agire insieme è, dunque, una soddisfazione e voglio ringraziare tutti coloro che si sono adoperati alla sua riuscita. Con questo protocollo d’intesa – spiega l’assessore – siamo adesso in grado di definire un comitato tecnico e uno scientifico per definire e programmare le attività e iniziative comuni, nell’interesse della valorizzazione e promozione cittadina. Il primo obiettivo già raggiunto sarà, a breve, la presentazione di un percorso di realtà aumentata che propone ai visitatori un percorso virtuale all’interno della città e dei musei coinvolti».
Il protocollo avrà validità 3 anni e definisce la istituzione di un Comitato Esecutivo e un Comitato Scientifico. Il primo, presieduto dal Sindaco del Comune di Pisa o suo delegato, sarà composto da tecnici e rappresentanti di ognuno dei soggetti firmatari, con il compito di definire l’indirizzo annuale culturale della Rete “PPM – Pisa Percorsi Museali”, di concerto con il Comitato Scientifico; approvare il programma e il piano di attività; costituire gruppi di lavoro, anche con la partecipazione di altri soggetti e definendone la durata, per la progettazione e l’attuazione di specifici obiettivi del programma; svolgere il monitoraggio e controllo sullo stato di attuazione del Protocollo e sui risultati conseguiti, anche sul piano economico.
Il Comitato Scientifico, invece, sarà coordinato dall’assessore alla cultura del comune di Pisa o da suo delegato e sarà composto da soggetti di comprovata competenza culturale scientifica; e nominato in occasione di progetti e/o iniziative specifiche dai singoli musei. Proporrà al Comitato esecutivo il programma e il piano di attività; garantirà la valenza scientifica dei progetti e attività anche attraverso il raccordo con altri soggetti chiamati a partecipare all’attuazione degli obiettivi del programma.
La Rete “PPM – Pisa Percorsi Museali”, si legge nel protocollo, si si pone “come obiettivi principali la promozione e valorizzazione del patrimonio culturale, anche immateriale, della Città di Pisa; la qualificazione dell’offerta museale di competenza di ognuno, anche attraverso la crescita dei servizi offerti, l’integrazione delle risorse umane, strumentali e finanziarie, progettando, organizzando e promuovendo iniziative ed eventi anche con il coinvolgimento delle realtà scolastiche, educative e della ricerca e di altri enti e soggetti del territorio; lo sviluppo di politiche volte alla realizzazione di progetti condivisi per il raggiungimento e il miglioramento della qualità dell’offerta museale; la promozione di progetti e attività rete con particolare attenzione alla diffusione della conoscenza attraverso le forme digitali”.
Con successivi accordi, i firmatari si impegnano a condividere progetti e attività specifici, disciplinando l’impegno di ciascuno di essi, l’organizzazione delle iniziative e individuando le risorse e/o i servizi resi disponibili da ognuno. Oltre alle risorse specificate negli accordi attuativi, i soggetti aderenti si impegnano a ricercare ulteriori finanziamenti regionali, nazionali e comunitari, o da sponsor.
Il protocollo d’intesa nasce in seguito a Pisa2022 (il cantiere virtuale istituito nel 2020 per la candidatura della città capitale italiana della cultura) in un aggregatore di contenuti che sfrutti il web come contenitore al quale si possa accedere sia da remoto che da apposite postazioni multimediali. Con l’obiettivo di sperimentare in un laboratorio di multimedialità applicata alla rete dei musei cittadini una doppia modalità: all’esigenza di esperire l’arte da una distanza sempre più ravvicinata, al desiderio della contemplazione si coniuga la possibilità di una simulazione esperienziale dove i confini tra immaterialità della rappresentazione e materialità dell’oggetto sono ormai assai labili.