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Ridare dignità al lavoro nel settore della cultura, pianificare un rilancio e creare occasioni per i giovani. Sono questi i concetti portati avanti da Ester Macrì, coordinatrice del gruppo giovani di Confcooperative, che oggi nella Villa del Gombo al parco di San Rossore di Pisa era presente al percorso partecipativo “Siete Presente” per i dieci anni del progetto della Regione Toscana GiovaniSì, alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
Sono stati scelti 80 giovani, dai 18 ai 40 anni: il processo partecipativo ha riguardato in particolare la ripartenza della cultura in Toscana.
“Anche a nome di tutti i giovani delle nostre cooperative – ha detto Macrì – credo che questo sia davvero il momento per ridare dignità ad un settore, quello della cultura, enormemente penalizzato negli ultimi due anni. Si è pensato di dare priorità ad altre cose, eliminando la fruizione della cultura, dell’arte, della musica, dello spettacolo dalle nostre vite: evidentemente questo non ha giovato a nessun giovane e a nessun essere umano, abbiamo bisogno di questo aspetto nella nostra vita. Lo stop alla cultura “ha comportato per chi ci lavorava all’interno un disagio notevole, anche a livello economico”.
“A nome di Confcooperative Toscana – ha aggiunto – aderiamo a questa iniziativa contenti di esserci, per il rilancio di questo settore in Toscana”.
Macrì ha affrontato il tema dell’aspetto imprenditoriale della cultura: “Ripeto quella che deve essere la priorità, ridare dignità al lavoro dentro la cultura: non si può parlare solo di titolo volontario o gratuito, il settore deve creare lavoro, anche per i giovani”.
Da questo punto di vista, ha ricordato Macrì, il gruppo giovani imprenditori di Confcooperative Toscana aveva organizzato, tra giugno e luglio, il primo evento post Covid in presenza a San Casciano (Firenze), in occasione “della mostra di arte contemporanea ‘Chiantissimo’, portata avanti da una delle nostre cooperative, ‘Opera d’arte’, proprio per rilanciare il concetto dell’importanza della cultura nella vita di tutti noi e del lavoro”.