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E’ scattata la raccolta delle olive con l’arrivo dell’olio nuovo Made in Pisa del 2021 per una produzione stimata in calo fino al 50% rispetto allo scorso anno. La produzione di olio in provincia di Pisa dovrebbe attestarsi intorno ai 5 mila quintali contro i quasi 10 mila dello scorso anno. Sono 7 mila gli ettari in produzione. A dirlo è Coldiretti PIsa sulla base dell’analisi del Consorzio per la Tutela dell’olio extravergine di oliva toscano IGP. La corsa ai frantoi è già iniziata. “La campagna olivicola – spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Pisa nonché Presidente Coldiretti Toscana – si apre con uno scenario diverso rispetto allo scorso anno. L’andamento climatico, con eventi estremi caratterizzati dalla gelata tardiva di aprile e dalla siccità estiva, ha giocato inevitabilmente un ruolo decisivo sulla produzione complessiva. Fortunatamente l’apporto idrico, se pur limitato delle poche piogge, ha permesso alla drupa di riprendere vigore dopo il lungo periodo siccitoso. I frutti sono sani. L’olio extravergine che finirà sulle nostre tavole e sui mercati italiani e stranieri bene rappresenterà il Made in Tuscany dell’eccellenza”.
Coldiretti teme una nuova invasione delle importazioni di olio straniero sul mercato a causa della forte contrazione della produzione di extravergine: “Nell’ultimo anno – spiega ancora Filippi – le importazioni di olio straniero sono aumentate del 5% superando le 700 milioni di bottiglie su scaffali di supermercati, negozi e discount con allarme sulla qualità del prodotto portato in tavola. Diffidate dei prezzi troppo bassi, guardate con più attenzione le etichette e acquistate extravergini a denominazione di origine Dop e Igp, quelli in cui è esplicitamente indicato che sono stati ottenuti al 100 per 100 da olive italiane o di acquistare direttamente dai produttori olivicoli, nei frantoi o nei mercati di Campagna Amica dove è possibile assaggiare l’olio EVO prima di comprarlo e riconoscerne le caratteristiche positive”.
Il Consorzio di Tutela dell’olio extravergine di oliva toscano IGP gioca un ruolo centrale nel garantire la qualità attraverso il rigido disciplinare che i 9.000 soci e 5.000 olivicoltori, quasi 3.000 frantoi e 400 imbottigliatori, sono chiamati a seguire scrupolosamente per immettere sul mercato un olio sicuro, tracciato e tracciabile dove all’etichetta corrisponde perfettamente al contenuto della bottiglia. Le esportazioni di olio extravergine rappresentano un quarto del valore di prodotti agricoli ed agroalimentari che la Toscana esporta nel mondo con un fatturato di 650 milioni di euro. In aumento dell’1,7% nel periodo gennaio giugno (fonte Istat). “L’olio extravergine è uno dei prodotti di punta del nostro Made in Tuscany all’estero. – conclude Filippi – In dieci anni le esportazioni sono aumentate del 60% con un trend in continua crescita”.
Per informazioni www.pisa.coldiretti.it oppure pagina ufficiale Facebook @coldirettipisalivorno