Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Physical Address
304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124
Nella Tenuta di San Rossore il tratto di spiaggia tra il Fiume Morto Nuovo ed il Serchio è il più idoneo alla nidificazione della tartaruga Caretta Caretta, è quanto emerge dalla campagna di monitoraggio condotta in accordo con l’Ente Parco da Legambiente Pisa. «Questo tratto di spiaggia presenta un’estensione tra battigia e dune maggiore rispetto alle altre aree – spiega il biologo Yuri Galletti di Legambiente Pisa che questa estate ha condotto il monitoraggio – l’attività di controllo si è svolta cinque volte nel periodo tra il 15 giugno ed il 30 agosto, grazie anche al drone fornito dal progetto nazionale ‘Tartawatchers’ e al contributo dei volontari Alessandro Dini ed Alessandra Pafumi. Non sono stati avvistati nidi, ma questo non implica necessariamente che non ci siano stati: le nidificazioni potrebbero essere avvenute in aree non monitorate o in periodi in cui non è stato possibile effettuare le rilevazioni». Il monitoraggio della nidificazione della tartaruga Caretta Caretta sul litorale pisano viene portato avanti dall’associazione Legambiente Pisa dal 2017, quando è stato trovato un nido all’altezza del Bagno La Perla di Tirrenia, e quest’anno ha coinvolto anche la Tenuta di San Rossore. «Si tratta di un’importante attività per tutelare le tartarughe e proteggere eventuali nidi, un’iniziativa che vorremo ulteriormente potenziare insieme a quella della difesa del fratino – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani – nei 30 chilometri di spiagge del Parco si alternano lidi attrezzatti, spiagge libere naturali e anche riserve integrali. Nella spiaggia della Tenuta di San Rossore le visite che devono avvenire con una guida ambientale e con numeri limitati, proprio per mantenere il delicato ecosistema dunale e le specie che lo abitano. Un ecosistema che deve essere salvaguardato, affrontando i problemi dell’erosione costiera e della plastica, sensibilizzando sull’importanza di vivere la natura rispettandola, per poter permettere ai nostri figli di godere degli stessi paesaggi».