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Eroi e antieroi dei fumetti, icone pop e fantascienza si confondono in una collezione colorata e irriverente: sono gli outfit disegnati e realizzati da Niccolò Salvetti, giovane designer originario di Pontedera, come tesi di laurea del corso in Fashion Design di Istituto Modartech, scuola di alta formazione fortemente specializzata nelle aree moda e comunicazione. La graduate collection è valsa a Niccolò Salvetti un posto d’onore nella Graduate Fashion Foundation di Londra, una delle vetrine più importanti al mondo per lanciare i nuovi talenti nell’industria globale del design. Meno di 100 università al mondo sono state ammesse a farne parte: tra queste proprio Istituto Modartech.
Una preziosa occasione di visibilità per Niccolò Salvetti, che avrà anche l’opportunità di far sfilare i propri capi in passerella durante la Fashion Graduate Italia in programma a Milano in ottobre. Salvetti, infatti, è tra i giovani talenti inseriti nell’ambito della selezione dei designer più promettenti dalle accademie italiane.
“Counterculture Bodies” è una collezione dagli accenti street e di forte impatto visivo, che richiama l’immaginario underground, il cinema, l’arte contemporanea e i graffiti. Abiti e accessori sono stati progettati e realizzati a mano personalmente da Salvetti durante l’ultimo anno del corso di studi. La capsule gioca su tessuti grezzi, contrasti tattili e visivi, arricchiti da stampe e disegni realizzati a mano con bombolette spray, con una tecnica non lontana da quella usata dai writers. Il mondo digitale del gaming si intreccia alle citazioni cinematografiche, in un connubio tra tecnologia e design.
“Ho sempre vissuto la cultura pop e underground come un’atmosfera – racconta il giovane designer – un mondo colorato dai contrasti forti e un po’ provocatori. Un’influenza sul gusto estetico delle persone, che si esercita attraverso pellicole iconiche come Robocop, Arancia Meccanica, Fight Club, Taxi Driver. Li vedo come una proiezione distopica ma concreta della realtà”.
Un linguaggio esplicito e d’impatto che diventa ispirazione per una collezione moda. E una collezione che a sua volta si fa messaggio, “dritto come un pugno”, per usare le parole di Salvetti. “Citando nuovamente una pietra miliare pop – sottolinea Salvetti – vedo i social e la Rete come una simulazione Matrix. Le sensazioni, i sentimenti, il nostro modo di vivere si spostano in un mondo virtuale che ormai ci ha catturato. Sta a noi rendercene conto e conviverci”.
Il fenomeno Gamification si traduce in citazioni fisiche distribuite sui capi con patch, lavorazioni e accessori in metallo. “La differenza – aggiunge Salvetti – è che il gioco non è più un posto dove rifugiarsi, ma un mezzo di comunicazione per esprimere la propria personalità e far parlare una coscienza sopita”.
“Adesso sto lavorando a un videogame in 2D, che ricordi i vecchi cabinati e le sale giochi, con un personaggio personalizzabile che si interfacci con i capi realizzati”, anticipa Niccolò Salvetti. Al momento il designer è impegnato in uno stage nel team del Graphic Editor di Switch Magazine, rivista dedicata alla moda, alla fotografia e alle arti visive.