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Si chiamano Cascina, Abitare la Valle del Serchio e Nuove Ca.se, i tre progetti toscani candidati a ricevere il finanziamento nazionale previsto dal Pinqua, il programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
Tutti e tre sono sono stati spiegati e illustrati questa mattina nel corso di un evento pubblico che si è svolto al Tetaro della Compagnia di Firenze e al quale hanno partecipato gli assessori Stefano Baccelli e Serena Spinelli, i rappresentanti istituzionali dei vari comuni protagonisti dei progetti candidati.
Nel corso dell’incontro è intervenuto anche il presidente della Regione Eugenio Giani.
“La rigenerazione urbana- ha detto il presidente Eugenio Giani- è una strada maestra che vogliamo percorrere e su cui vogliamo convogliare successivi finanziamenti. Tutti i progetti, non solo quelli che hanno vinto e che presentiamo oggi, avevano tutte caratteristiche che vanno in una delle direzioni che ci stanno più a cuore, quella della Toscana diffusa. La rigenerazione urbana- aggiunge Giani- è un modello per il nostro impegno futuro”.
Come detto, la giunta regionale ha approvato le proposte progettuali della Regione Toscana, in qualità di soggetto aggregatore di strategie di intervento coordinate con i Comuni. I progetti sono stati inviati al minisetro per le infrastrutte e i tarsporti per accedere ai finanziamenti. Nello specifico le proposte presentate e illustrate oggi riguardano:
A) Progetto “C.A.S.C.I.N.A. – Comunità d’Area e Servizi di Cooperazione Intercomunale per un Nuovo Abitare” riferito agli ambiti territoriali dei Comuni di Cascina, Crespina-Lorenzana, Lari-Casciana Terme, Vicopisano, Calcinaia e San Giuliano Terme;
B) Progetto “Abitare la Valle del Serchio” riferito agli ambiti territoriali dei Comuni di Bagni di Lucca, Barga, Borgo a Mozzano, Camporgiano, Careggine, Castelnuovo di Garfagnana, Castiglione di Garfagnana, Coreglia Antelminelli, Fabbriche di Vergemoli, Gallicano, Minucciano, Molazzana, Pescaglia, Piazza al Serchio, Pieve Fosciana, San Romano in Garfagnana, Sillano Giuncugnano, Villa Collemandina;
C) Progetto “Nuove CA.SE. Qualità dell’abitare e della coesione sociale” riferito agli ambiti territoriali dei Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino.
“Sono i progetti che hanno superato positivamente la selezione regionale- spiega l’assessore al governo del territorio Baccelli- e quindi vogliamo valorizzarli perché abbiano il risultato che auspichiamo. Noi abbiamo svolto la nostra funzione da soggetto aggregatore delle proposte dei Comuni e quindi li consideriamo dei progetti di grande pregio. Per dare un ulteriore segnale della nostra volontà di valorizazzione di questo indirizzo, insieme al presidente dell’Anci abbiamo scritto una lettera a tutti i sindaci della Toscana per costituire un parco progetti e anche i bandi successivi per i comuni delle aree interne sono rivolti esattamente a questo, perché ritengo che una delle partite cruciali rispetto al buon utilizzo delle risorse del Next generation Eu, oggi Pnrr, sia proprio la riqualificazione urbana. Nel secondo dopoguerra dovevamo ricostruire il Paese- prosegue ancora Baccelli- , ora abbiamo un obiettivo per certi versi anche più complicato perché si tratta di rigenerarlo, riqualificarlo. Tutto questo non può che partire dalle idee che le amministrazioni comunali che hanno il governo del territorio propongono rispetto alle nuove funzioni, alla linfa vitale rispetto all’idea di sviluppo, mobilità, residenza, sviluppo turistico e economico. Quindi partire dalle idee è il passaggio corretto, la strada maestra. Noi vogliamo valorizzare tutto questo per attrarre queste risorse per contribuire a rendere ancora più bella questa splendida regione”.
Dai Comuni con meno di 60.000 abitanti, sono giunte 16 proposte che hanno costituito la base per elaborare i progetti per i quali presentare la domanda di finanziamento, premiando in particolare i concetti di ‘consumo zero’ di nuovo suolo, sostenibilità ambientale, compartecipazione di soggetti pubblici, privati e sociali a più livelli. Le proposte dovranno passare il vaglio della Commissione nazionale per valutare l’assegnazione di finanziamenti fino a 15.000.000 di euro per progetto. La Toscana ha dunque concorso per un totale di 45 milioni di euro di risorse.
“Mai come in questa fase abbiamo avuto l’evidenza di quanto il concetto di abitare, del suo diritto e al tempo stesso della sua qualità, sia fondamentale e di quanto sia connesso al concetto di aggregazione e inclusione sociale – spiega l’assessore alle politiche abitative Serena Spinelli – . Come Regione crediamo molto in questo strumento di rigenerazione urbana dei nostri centri e di riqualificazione di aree territoriali, ma soprattutto in un recupero che favorisca nei luoghi dell’abitare la creazione di nuovi spazi sociali e di comunità. Queste sono le tre progettazioni che la Regione, come soggetto aggregatore, ha inviato al Ministero, insieme a questi ci sono tutti gli altri progetti che hanno partecipato e che adesso vanno a far parte di un “parco progetti” regionale per la rigenerazione urbana. Ci auguriamo, insieme alle risorse che arriveranno dal Pnrr e da altre fonti di finanziamento, di poterci dotare di una serie di interventi abitativi innovativi e sostenibili, che siano in grado di recuperare luoghi per le nostre città e per le nostre aree interne”.
Nel caso di “Cascina” siamo di fronte a una proposta che prevede, a partire soprattutto da una rifunzionalizzazione degli immobili di proprietà comunale, lo sviluppo di nuove forme di welfare per l’autonomia abitativa.
Per ciò che riguarda “Ca.Se” il progetto parte dal presupposto che i Comuni di Calenzano e Sesto Fiorentino presentino caratteristiche omogenee. C’è poi da considerare che il processo di sviluppo urbanistico ha lasciato alcuni “spazi da ricucire”, alcune fragilità da sanare, che stanno alla base della strategia pensata dalle due amministrazioni nel presentare la loro comune proposta progettuale.
Infine l’idea progettuale di “Abitare la Valle del Serchio” promuove processi di valorizzazione del patrimonio destinato all’edilizia residenziale sociale, la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e la rigenerazione di spazi destinati ai servizi, localizzati in diciotto comuni della Valle del Serchio.