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Lotta senza quartiere a furti e danneggiamenti; rivedere le ordinanze anti-alcool e Ztl; chiudere le spiagge di notte. Non solo la firma a breve di un nuovo protocollo di sicurezza con le associazioni di categoria, premessa per collegare le telecamere direttamente alla centrale operativa della Questura. Ma anche la messa in discussione di alcune ordinanze, la richiesta di chiudere le spiagge, la necessità di stanziare soldi per la sicurezza. Il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza, riunito in Prefettura il 15 luglio, alla presenza del prefetto, del questore, del sindaco di Pisa e dell’assessore alla sicurezza, del commissario della CCIAA, del presidente della Provincia, oltre ai vertici delle forze dell’ordine e della polizia municipale, ha visto la partecipazione di Confcommercio Provincia di Pisa, rappresentata dal presidente Stefano Maestri Accesi, dal presidente del Centro Storico Massimo Rutinelli, dal responsabile sindacale Alessio Giovarruscio.
“Il fatto che il tema della sicurezza sia preso sul serio, e non relegato a semplice percezione è un passo avanti rispetto al passato e di questo ringraziamo prefetto e questore” – ha esordito il presidente di Confcommercio Maestri Accesi rivendicando la necessità di essere pragmatici: “Senza sicurezza, la ripartenza per imprenditori e commercianti è veramente difficile. Siamo disponibili a firmare sin da ora un protocollo provinciale, e a svolgere un lavoro di sensibilizzazione, ma occorre che le cose funzionino davvero, premessa indispensabile per alimentare quel necessario circuito di fiducia tra istituzioni, imprese e cittadini. I sistemi di videosorveglianza sono importanti, ma se non sappiamo se e come funzionano le telecamere diventa più difficile per tutti. Anche gli imprenditori che vogliono investire, e parlo per esperienza diretta, non hanno risposte sulle modalità tecniche di collegamento con la centrale operativa. E visto che le attività commerciali di Pisa e del Litorale sono sistematicamente prese di mira, vittime di furti, spaccate e danneggiamenti quotidiani, per non parlare di abusivismo e illegalità di varie specie, direi che questo andazzo è inaccettabile”.
I presidenti Maestri Accesi e Rutinelli hanno espresso contrarietà rispetto alle ultime ordinanze emanate dal comune: “L’ordinanza anti-alcool ha avuto come conseguenza quella di incentivare la vendita abusiva di alcolici, che oltre a carrelli e borse oggi si è allargata ad un astuto sistema di prenotazioni, indebolendo quel presidio di sicurezza che i locali in regola con partita iva rappresentano. E anche la chiusura anticipata dei Lungarni ha generato su ristoranti e pubblici esercizi della città disdette a raffica, producendo desertificazione e insicurezza”.
In conclusione, il presidente di Confcommercio se da un lato ha apprezzato l’impegno del commissario della CCIAA Valter Tamburini a stanziare ulteriori fondi per la sicurezza, è tornato a chiedere con forza e con urgenza la chiusura delle spiagge dalle 1 alle 5 di notte: “Così è stato fatto in altre zone d’Italia. Non passa giorno che almeno uno dei 70 stabilimenti balneari che rappresentiamo non ci segnali la distruzione di sdraio e ombrelloni. Siccome controllare tutte le spiagge è impossibile, l’ordinanza avrebbe proprio una finalità di deterrenza di questi fenomeni intollerabili”.