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Sono ore decisive per il Cosenza, che attende la decisione del Collegio di Garanzia dello Sport del CONI in merito al ricorso del Chievo, presentato dal club veneto avverso l’esclusione dal prossimo campionato di Serie B. I Lupi hanno già presentato domanda di riammissione per subentrare. Di seguito la diretta testuale con gli aggiornamenti in tempo reale.
Ore 18:49 – Secondo quanto appreso, le decisioni del Collegio di Garanzia slitteranno di qualche ora. La delibera dovrebbe arrivare dopo le 20 e comunque sicuramente prima di mezzanotte.
Ore 18:22 – Prosegue il conto alla rovescia in attesa della delibera del Collegio di Garanzia. Al momento non ci sono novità e il componenti del Collegio sono chiusi in camera di consiglio per prendere le decisioni in merito al Chievo e ai club di Serie C che hanno presentato ricorso. La delibera è attesa tra circa un’ora o poco più.
Ore 17:04 – Sono in corso di conclusione i dibattimenti relativi alle società di Serie C. La delibera del CONI è attesa tra le 19:00 e le 20:00.
Ore 16:50 – Il presidente Guarascio e i legali del Cosenza hanno lasciato la sala, vista la chiusura del dibattimento.
Ore 16:49 – Il dibattimento riguardante il ricorso del Chievo si è concluso. Ora il Collegio di Garanzia è passato a esaminare i casi dei cinque club di Serie C. Adesso per il Cosenza non resta che attendere.
Ore 16:42 – Altro duro intervento da parte del legale FIGC. L’avvocato sostiene che la difesa del Chievo Verona è tutta basata sul mancato arrivo delle cartelle per il pagamento: “In Serie B 19 squadre hanno pagato, il Chievo purtroppo no. Se tutti i club avessero prorogato i pagamenti investendo quei soldi nel calciomercato? Cosa sarebbe accaduto?. Alla data del 28 giugno il Chievo non era in regola con il pagamento. L’attendere la cartella esattoriale non fa conseguire l’obbligo di attendere”.
Ore 16:32 – Dura la replica del legale del Cosenza: “Hanno fatto scadere le date di rateizzazione concesse dallo stato, il Chievo si trova in un limbo. Da un lato non ha rispettato gli accordi presi, dall’altro non si capisce cosa deve fare. Al 28 giugno cambiare decisione significa stravolgere le regole di ammissione, si creerebbe un precedente preoccupante. Ci fa specie della difesa del Chievo”.
Ore 16:31 – Sono intervenuti i legali delle parti. La difesa del Chievo Verona ha innanzitutto sostenuto che gli avvisi bonari (che vanno dal 2014 al 2018) sostanzialmente non esistevano più, per cui il Chievo Verona non poteva pagare una cosa che non c’era. Inoltre il Chievo Verona sostiene, tramite i suoi legali, che la società ha svolto tutto nelle norme, sostanzialmente ripetendo ciò che era stato proposto davanti alla Covisoc.
Ore 15:56 – Il presidente Guarascio ha raggiunto poco fa fa la sede del CONI a Roma dove tra pochi minuti si riunirà il Consiglio del Collegio di Garanzia. Il patron rossoblu ha preferito non pronunciarsi prima della sentenza.
Ore 13:56 – Ancora poco più di due ore all’inizio dell’udienza. Il Chievo, dovesse essere respinto il ricorso, non potrà ripartire dalla Serie D. Quest’opportunità viene concessa a quelle realtà calcistiche massima espressione della città – vedi i casi Bari e Palermo – ma a Verona ci sono già l’Hellas in Serie A e la Virtus Verona in Serie C.
Ore 12:44 – Il presidente Guarascio e i rappresentati legali del Cosenza si trovano già da ieri a Roma per assistere in prima persona all’udienza. E domani, sempre nella capitale, ci sarà il Consiglio Federale della FIGC che delibererà sulle riammissioni.
Ore 11:23 – Una notizia, rivelatasi infondata e rilanciata da alcune testate veronesi, parlava di un anticipo dell’udienza alle 12:00. Il dibattimento, come previsto, sarà alle 16:00.
Ore 10:59 – Oltre al Chievo, in attesa di giudizio ci sono ben cinque club di Serie C: Novara, Carpi, Sambenedettese, Casertana e Paganese.