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Continua a rafforzarsi il trend positivo di vendite del vino Chianti: al 31 maggio il Consorzio registra un +14% di vendite rispetto allo stesso periodo del 2020 e un +8% sul periodo gennaio-maggio del 2019, quindi rispetto ai tempi pre-Covid. E’ quanto è emerso nel corso dell’assemblea del Consorzio Vino Chianti in programma ieri. Tra i temi affrontati dall’assemblea, oltre all’andamento economico del Consorzio, anche la necessità di trovare l’equilibrio tra domanda e offerta e le criticità a livello di credito bancario.
“L’assemblea ha chiesto la riduzione del 15% delle rese massime produttive per la vendemmia 2021 per continuare in questa fase di riequilibrio dell’offerta con la domanda – spiega Marco Alessandro Bani, direttore del Consorzio Vino Chianti -. E’ una scelta che impone sacrifici al mondo della produzione, ma ci si augura possa permettere di mantenere i prezzi del vino sfuso a un livello tale che sia comunque garantita la remuneratività della parte della filiera che produce vino destinato a essere venduto come sfuso”. La riduzione delle rese, dunque, è stata richiesta nonostante i risultati positivi dei primi cinque mesi del 2021. “Le vendite – precisa Bani – sono concentrare sulle aziende che vendono nella grande distribuzione mentre tutte quelle che sono sul canale Horeca hanno visto le vendite azzerate”. Tra i tasti dolenti resta quello del credito. Per Bani “la situazione è sempre critica: nonostante le manifestate disponibilità da parte di tutti gli istituti di venire incontro alle aziende, quando poi arriviamo a entrare nei dettagli dei costi delle operazioni bancarie o delle garanzie da fornire si alza un muro e l’accesso al credito diventa difficile”.
Il presidente Giovanni Busi, ha spiegato che “quest’anno abbiamo un magazzino leggermente superiore al 2019, per questo c’è la decisione sulla riduzione della vendemmia 2021, per mantenere in equilibrio domanda e offerta. Dall’altra parte ci sono segnali molto positivi perché sono alcuni mesi che stiamo facendo un incremento a doppia cifra sull’anno precedente. Nei prossimi mesi vedremo, quando riapre il canale Horeca, se questo incremento verrà poi suddiviso tra grande distribuzione e Horeca. Se la grande distribuzione continuerà ad avere questi trend di vendita allora il risultato sarà anche migliore. Su questo ci saranno delle belle sorprese da settembre in avanti”. Il Vino Chianti sta registrando risultati positivi sulle vendite, vede aumentare l’appeal internazionale del prodotto e il Consorzio guarda con ottimismo alla riapertura del canale Horeca. “La questione più importante da dibattere – aggiunge Busi – è sempre quella delle vendite perché da lì parte lo sviluppo della denominazione.”