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Leggendo in questi giorni critiche scomposte sulla stampa e sui social nei confronti sia della Piazza Viviani in progettazione che per l’utilizzo provvisorio come parcheggio, penso che ci si siano da dire diverse cose.
Dopo l’acquisizione tentata dalle precedenti amministrazioni e realizzata solo dalla attuale di centrodestra, in attesa del progetto definitivo sottoposto alla Sovrintendenza, era necessario dare delle regole regimando il parcheggio selvaggio, che tutti conoscono, il tutto solo per il periodo estivo.
Le critiche non hanno ragione di esistere anche perché si utilizzeranno tariffe più basse delle strisce blu circostanti,
Gioca su questo anche l’ultima uscita del laboratorio LUAP che fa grossa confusione sia sullo stato attuale con il logico utilizzo dei parcometri, che sul progetto ancora da definire, cercando di forzare la mano con suggerimenti che definire superati è un eufemismo.
Infatti a partire dal finanziamento già a bilancio da tempo che dimenticano, tutte le soluzioni prospettate sono state prese in considerazione dei progettisti del Comune ei nostri paesaggisti-paesani non paghi, iniziano già a lagnarsi sull’ultima piazza ancora da progettare cioè Piazza Sardegna.
Ma c’è chi fa di peggio.
La presidente dell’Ordine degli Architetti Bongiovanni, che non ha certo brillato nei 5 anni da consigliera PD in proposte e interventi, cerca di continuare la sua azione politica sfidando la deontologia professionale, criticando inopportunamente l’operato dei progettisti del Comune tra le altre cose iscritti all’albo.
Seguita a ruota da altri suoi colleghi che forse erano abituati a rapportarsi in maniera diversa con le amministrazioni tanto da dichiarare pubblicamente che “…chi vince realizza le opere qualsiasi sia il grado di competizione” .
Il fatto è gravissimo anche perché si dimenticano che: nel bando di progettazione per la piazza di alcuni anni fa si diceva espressamente che era un concorso di idee, niente di esecutivo, che sono stati pagati per le idee espresse con una procedura ancora al vaglio della Corte dei Conti visto che si progettavano spazi che non erano di proprietà dell’ente, che il progetto che vinse (non chiedete come) voleva riempiere la Piazza Viviani di…sabbia!
Ora io non sono un architetto, ma da “Marinese” abitante in Piazza Viviani, mi sfugge il fatto di come potessero fare a convincer la sabbia a restare nella piazza.
Ho sentito il progettista Pasqualetti che è pronto per illustrare il progetto definitivo di Piazza Viviani nella 1° Commissione Consiliare che presiedo quanto prima, non ci sono grosse novità a quanto sembra, ma criticare a prescinder è scorretto, se a farlo poi sono coloro che fatto il tuo stesso mestiere è …meschino.
Il brutto e il bello sono sensazioni soggettive è vero, ma l’occasione persa per molti resta quella di tacere.