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La commedia torna al Verdi dopo mesi grazie allo spettacolo di “Fare Teatro”

Il 24 e 25 giugno allievi e istruttori della Formazione del Teatro Verdi riportano la commedia sul palco del Teatro dopo una pausa forzata che dura dall’inizio della pandemia.

Lo spettacolo che andrà in scena è una riscrittura del capolavoro shakespeariano “Sogno di una notte di mezza estate” frutto di un lavoro a quattro mani di Franco Farina e Luca Biagiotti, lo stesso Biagiotti, insieme a Cristina Lazzari ne firma anche la regia.

“La formazione del Teatro Verdi rappresenta la storia del nostro pubblico: intere generazioni sono gioiosamente transitate dalle iniziative di “Fare Teatro”. I genitori di oggi ammirano con commozione i loro figli in spettacoli, che, in passato, li avevano visti protagonisti. Una bella Storia che racconta di passione, di intelligenza creativa e di grande professionalità.” afferma la Presidente del Teatro Patrizia Paoletti Tangheroni, e continua “Finalmente dopo il silenzio imposto dalla pandemia le sale del Teatro si sono nuovamente popolate e risuonano delle voci di stuoli di ragazzi che si accostano con allegria e entusiasmo a Shakespeare, a Dante e ai grandi della nostra cultura. Sono il nostro miglior pubblico di domani. La formazione è senza dubbio la parte più vitale delle attività del Teatro.”

Il pubblico ha risposto molto bene, con platea e primi ordini pieni. Si segnala anche la partecipazione entusiasta di audience trasversali e amanti del teatro che non hanno resistito al richiamo di uno spettacolo di prosa all’interno della sala grande del Verdi.

L’emergenza covid e la conseguente sospensione di regole e usi consolidati da decenni ha permesso alla Formazione del Verdi di scoprire nuovi spazi e nuove modalità di espressione.
Tra i nuovi spazi (ri)conquistati va segnalato innanzitutto il palco grande del Teatro, che non solo ospiterà gli allievi della formazione, ma addirittura darà a loro l’onore di essere i primi a riportare una commedia e uno spettacolo corale in scena, dopo l’apertura con un monologo di Simone Cristicchi ed il Galà di Voci Liriche.
Altri spazi sono quelli della creatività: creatività nata dall’impossibilità di riunirsi in teatro che ha portato a sperimentare spazi digitali per riunirsi e parchi e giardini per provare.
Il fatto che sia proprio una commedia nata fuori dagli spazi ordinari possa avere a disposizione il palco grande del Verdi per andare in scena è un segnale importante e bellissimo per tutti i ragazzi che mettono passione e impegno per mesi nella preparazione di questi spettacoli.