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La Città ecologica da moltissimi anni sostiene che la mobilità nell’Area Vasta costiera pisana-livornese possa trovare una soluzione ecologicamente valida, che produca quindi una drastica riduzione delle auto in circolazione, solo integrando linee urbane di Tram nei tre capoluoghi (Livorno-Pisa-Lucca) con un sistema di linee di Tram-Treno d’area vasta che, utilizzando le linee ferroviarie esistenti, colleghi le linee tranviarie urbane con linee tranviarie interurbane, senza rotture di carico.
Quindi linee tranviarie interurbane che colleghino Pisa con Livorno, con il litorale, con Lucca, con l’asse Cascina-Pontedera, con Viareggio, con Collesalvetti. Per arrivare a questo abbiamo sempre sollecitato le Amministrazioni dell’Area Vasta a costituire un tavolo di confronto per concordare le soluzioni tecniche più idonee e arrivare alla stesura di progetti cantierabili sui quali chiedere, congiuntamente, i finanziamenti.
Abbiamo visto quindi con favore l’avvio di un confronto sui temi della mobilità tra le Amministrazioni di Pisa, Livorno e Lucca e auspicato che esso coinvolgesse anche gli altri comuni minori dell’Area Vasta costiera. Ora un confronto è avviato, ha coinvolto l’Area Metropolitana di Firenze e prodotto un primo documento. La tematica della mobilità ecologica nell’Area Vasta litoranea, pur presente, è nel documento sovrastata da quelle del collegamento tra la costa e l’Area Metropolitana centrale.
Secondo noi nel collegamento con Firenze è possibile velocizzare la linea attuale. Alcuni lavori sono già in via di completamento da parte di RFI sul nodo di Empoli. Ora occorre, in attesa del necessario quadruplicamento della linea almeno fino a Pontedera, realizzare gli opportuni adeguamenti impiantistici e tecnologici per velocizzare la linea esistente e consentire lì l’inserimento di un servizio di tram-treno, come tranvia interurbana, tra Pisa e Cascina/Pontedera.
Prioritario è iniziare a lavorare a un servizio di tram-treno Pisa-Lucca che utilizzi la linea ferroviaria esistente e che nel tratto cittadino costituisca una seconda linea tranviaria urbana collegata attraverso i lungarni alla linea Stazione-Cisanello per la quale sono stati chiesti i finanziamenti della cui concessione si dovrebbe sapere a breve.
Purtroppo accanto allo sviluppo del trasporto su ferro nel documento sono presenti anche il sostegno allo sviluppo di modi di trasporto che, allo stato attuale, nulla hanno di sostenibile. L’affermata “centralità del nodo portuale di Livorno”, senza far cenno ai mastodontici progetti di sviluppo del porto (Darsena Europa), lasciano perplessi. Come pure il “sostegno condiviso ai progetti di sviluppo dei due scali aeroportuali Galilei e Peretola” lascia trasparire un assenso al nuovo ambientalmente devastante aeroporto fiorentino e ad un ulteriore sviluppo di un modo di trasporto tra i più inquinanti.