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Il ritiro dal campionato dal mini-torneo di Eccellenza toscana ripreso lo scorso 18 aprile, dal quale i neroverdi hanno chiesto e ottenuto in seguito alla positività al covid ha rinvigorito lo scontro fra la dirigenza e le brigate neroverdi, le quali attraverso un lungo comunicato hanno criticato l’attuale gestione:
“11 luglio 2017 l’inizio di un calvario, 19 maggio 2021 l’apoteosi finale; nel mezzo il pressapochismo, l’improvvisazione, il gettare fumo negli occhi, l’arte nell’arrangiarsi, bugie, un mare di bugie, promesse impossibili da mantenere, sterili polemiche, ridicoli comportamenti, l’allontanamento voluto di un paese dalla propria squadra che vanta 60 anni di storia. Il tutto per travisare l’inadeguatezza al ruolo, quello di presidente di una squadra semi-professionistica. Questo in poche parole sintetizza cosa è stata e cosa è la gestione societaria dell’A.C.Tuttocuoio 1957 degli ultimi 4 anni. Pur essendo consapevoli delle colpe (più che colpe diciamo dei problemi economici) lasciati in eredità dalla vecchia gestione, imputiamo alla attuale società che in questi 4 anni ha mentito palesemente sul risanamento dei debiti (ricordiamo titoloni di giornali e conferenze stampa giornaliere rilasciate dalla tanto osannata salvatrice della maglia neroverde), risanamento smentito pochi mesi fa dalla diretta interessata. Imputiamo alla società attuale la palese incompetenza di dialogo con stampa, comune, tifosi, ultras, semplici pontaegolesi. Si è voluto creare (con l’aiuto di finanziatori locali che dovrebbero vergognarsi nel continuare a sostenere una simile situazione) una società di tipo patriarcale dove non conta la maglia, 60 anni di storia, un paese, ma conta solo l’apparire, il lustro personale o di pochi eletti/parenti a discapito di tutto il resto. Complimenti ancora a chi ha permesso tutto questo quando poteva finanziare persone locali e invece non lo ha fatto. Vedremo se in un futuro prossimo spariranno o continueranno a sostenere, non chi verrà semmai ci sarà qualcuno, ma continueranno a sostenere il Tuttocuoio come hanno fatto in questi anni sostenendo il Tuttocoia. Non stiamo ad elencare tutti gli errori fatti in questi 4 anni dovute all’inadeguatezza al ruolo, staremmo qui ore a scriverle, non basterebbe un libro; ne enunciamo qualcuna tipo:
-distruzione totale di un settore giovanile che aveva raggiunto nella gestione precedente le finali nazionali in due occasioni. Settore giovanile che era stato promesso come fiore all’occhiello dalla nuova società ( o Forse come fiore all’ombrello puntato nel viso ad un ragazzo avversario era più giusto dire)
-come già detto situazione debitoria pregressa non sanata (però ai giornali veniva detto altro…chissà….)
-10 allenatori in 3 anni
-un allenatore mandato via secondo in classifica per far posto al compagno della spettabile presidentessa che è stato capace di perdere 11 partite su 15.
-giocatori che hanno disonorato la maglia tirando indietro la gamba e che poi hanno avuto il coraggio di fare proclami sull’essere sostenuti dai tifosi
-gestione dell’impianto sportivo da campo rom (non ce ne vogliano i rom se abbiamo paragonato un loro campo abitativo al Leporaia degli ultimi 4 anni)
-retrocessione in un campionato indegno e ritiro di una squadra ancora più indegno. Questo solo per citare alcune (poche) situazione vissute. Nel mezzo falsità su falsità. Ora basta. Vattene.
Di seguito vi proponiamo la risposta della presidentessa Paola Coia, riportata dai colleghi dell’Almanaccodelcalciotoscano.it: “Trovo ridicolo quello che leggo nel comunicato. Anche solo limitandomi all’aspetto finanziario della società, ci tengo a precisare quanto segue. Nel 2017, appena subentrata nella gestione dell’A.C.Tuttocuoio 1957, ho convocato i tifosi (e anche le Brigate NeroVerdi quindi) e feci visionare loro il bilancio della società: tutti quindi erano a conoscenza della pesante situazione debitoria accumulata dalla gestione precedente. In questi anni su 1.200.000 euro di debiti, l’80% è stato già risanato dalla sottoscritta. Basta parlare, per esempio, con l’avvocato Grassani (noto esperto di diritto sportivo, n.d.r.) che vantava un credito importante con la società per averla difesa nella vicenda del calcio scommesse nel 2017 e per il quale non era mai stato pagato! La sottoscritta ha dato subito nel 2017 una prima tranche per saldare il dovuto all’avvocato che è stato gentile nell’accettare di dilazionare il debito negli anni successivi, poi saldato. E comunque il bilancio del Tuttocuoio è depositato alla Camera di Commercio: è pubblico e si può vedere la situazione debitoria del 2017 e quella attuale. Inoltre, voglio sottolineare che nei miei 4 anni di gestione, oltre a occuparmi di tutte le spese (senza che nessuno avanzi un euro dal Tuttocuoio in queste ultime 4 stagioni), ho dovuto “occuparmi” anche dei danni fatti dalla gestione precedente. Infine, anche su consiglio dei miei legali, alla luce di queste diffamazioni provvederò a querelare gli iscritti a questo gruppo Brigate NeroVerdi”