Il kinzika Group ha deciso di aiutare Marisol

Il Kinzika Group non si ferma! Dopo l’iniziativa pasquale a favore dell’Associazione “Eppur si Muove” adesso l’attenzione è rivolta a Giordano e Marisol.

Giordano. Un uomo che a causa della pandemia ha perso il lavoro ritrovandosi in poco tempo in mezzo alla strada, attualmente si trova al dormitorio di Porta a Mare e l’intento del Kinzika Gropp, con la collaborazione delle Istituzioni, Associazioni ed assistenti sociali è quello di riportare Giordano ad avere una vita dignitosa come due anni fa.

Marisol (foto in copertina). Una bambina di 6 anni che ha una voglia matta di crescere. Non si abbatte di fronte ad una diagnosi di epilessia focale, che sa che nonostante i suoi disturbi comportamentali e limiti cognitivi, insieme possiamo abbattere ogni barriera!

Lasciamo il racconto alla mamma della piccola. “Quando Marisol è nata era una calda giornata d’agosto, un mese prima della data presunta. Il suo pianto faceva eco in quella stanza d’ospedale e quando i suoi occhi incontrarono i miei nacqui anch’io come mamma!
Purtroppo la nostra vita è stata da subito molto difficile, non dormivamo mai! Un fagottino di 1,9 kg sveglio per più di quaranta ore consecutive, per poi crollare un’oretta e altre trentacinque/quaranta ore sveglia di nuovo! I medici li chiamavano “Risvegli”, ma io sua mamma sapevo che qualcosa non andava. Infatti, arrivò la prima crisi ad appena cinque mesi, spasmi che io ho subito interpretato come qualcosa di anomalo, ma che diversi medici non presero in considerazione. Fino a quando un vero è proprio “angelo in camice bianco” decise di approfondire e infatti non tardò ad arrivare la diagnosi di “epilessia focale”. Si aprì un mondo nuovo fatto di continue visite in ospedale, esami più o meno invasivi e farmaci da sperimentare.
In tutta questa nuova realtà Marisol aveva solo voglia di crescere e scoprire il mondo, cose normali per una bambina ma che per lei rimanevano un privilegio. Incontrammo tantissimi medici e la risposta fu sempre la stessa “sua figlia probabilmente non parlerà, non camminerà, se la goda finche il signore gliela lascia”. Può una madre arrendersi? Io non l’ho fatto! Ho promesso a mia figlia che insieme avremmo visto infiniti orizzonti!
Infatti, dopo anni di terapie oggi Marisol cammina, legge, parla e balla … nonostante ciò la sua patologia non ci abbandona, non potrò mai scordare il 21 marzo 2020 (in piena pandemia) il suo cuore si stava spegnendo perché Marisol aveva smesso di respirare, senza un motivo. Un massaggio cardiaco,un sospiro…abbiamo superato anche questa e siamo ancora qui.
Ci sono alcuni momenti in cui guardo Marisol e ha il viso disteso, limpido, un sorriso innocente e quasi mi dimentico dell’ombra che ci affligge”.

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Di seguito l’intervista realizzata oggi a Chiara Frassi, portavoce del gruppo.
Clicca qua per vedere l’intervista a Chiara!