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Il Comune di Vecchiano ha approvato a maggioranza il Bilancio di Previsione 2021/23

Tributi e tariffe invariati per i cittadini, investimenti per le opere pubbliche da realizzare sul territorio e tenuta finanziaria del principale documento economico dell’Ente nonostante la sentenza per il contenzioso della ex Cava di San Frediano che ha un peso rilevante sulle casse comunali: sono questi i punti salienti del Bilancio di Previsione 2021/23 del Comune di Vecchiano, approvato a maggioranza nella seduta consiliare dello scorso 19 maggio. “E’ bene precisare, infatti, che per la composizione del nostro Bilancio è determinante il contenzioso giudiziario, ancora pendente, relativo alla ex Cava di San Frediano, circostanza avviata nel 1999 e dal precedente Comitato Asbuc di Vecchiano, Avane, Nodica e Filettole, che nel 2015 ha chiesto un risarcimento danni, evento che ha prodotto come risultato la condanna per il Comune di Vecchiano a pagare oltre 2 milioni di euro di risarcimento al Comitato stesso. Nel 2019 il nostro Ente ha provveduto a stipulare con gli ex vertici Asbuc un accordo temporaneo pari a oltre 200mila euro, in attesa di formulare un accordo transattivo per liberare la pressione sul bilancio comunale, accordo che, con il vecchio Comitato, non ha mai visto la luce. Tutto questo implica che il nostro Ente sia costretto, per salvaguardare il bilancio stesso, ad accantonare quante più risorse economiche possibili, stante la condanna pendente, almeno fino a quando non raggiungeremo il suddetto accordo transattivo tra le parti. Nonostante questo, riusciamo a garantire un Bilancio sano per la comunità, ed è questa la base di partenza del documento programmatico approvato a maggioranza nell’ultimo Consiglio Comunale”, spiega il Sindaco Massimiliano Angori. “Non ci saranno pertanto aumenti per quanto concerne la pressione fiscale a carico dei cittadini, a fronte della medesima erogazione dei servizi da parte dell’Ente: rimangono invariate Imu, Tari e Irpef, così come tutte le tariffe, comprese quelle relative al Canone Unico, recentemente approvato dal Comune di Vecchiano, relative a Tosap, Cosap, Icp (imposta sulla pubblicità, ndr), Cimp (Canone Installazione mezzi pubblicitari, ndr). Da evidenziare che l’Ente prevede di recuperare circa 400mila euro dall’evasione fiscale. Sul fronte delle opere pubbliche, oltre ad altri grandi interventi sul territorio, mi preme sottolineare alcuni investimenti previsti su Filettole per quanto concerne la riqualificazione idraulica, tra cui oltre 400000 euro per la progettazione degli interventi sul Fosso Rotina / Via della Pieve; 34000 euro per la sola progettazione relativa all’attraversamento stradale del fosso Bucine con la strada comunale Via della Prata”, aggiunge Angori. “Il Comune di Vecchiano, dunque, si trova a gestire una situazione particolare per quanto riguarda le risorse finanziarie, che comunque esula dalla crisi innescata dalla pandemia. E tuttavia, proprio per contrastare la crisi legata all’emergenza sanitaria, rimane invariata la pressione tributaria per i cittadini, attraverso un’attenta opera messa a punto dalla nostra Amministrazione Comunale coadiuvata dalla struttura comunale. Intanto”, prosegue il primo cittadino, “abbiamo avviato un confronto di ascolto attivo e dialogo con il nuovo Comitato Asbuc: le parti, supportate anche dagli uffici comunali e dai rispettivi consulenti tecnici, sono al lavoro per cercare di raggiungere un accordo che, da una parte, raggiunga l’obiettivo primario di messa in sicurezza definitiva della ex Cava di San Frediano, e, dall’altra, sciolga i vincoli finanziari imposti dalla condanna giudiziaria sul bilancio dell’Ente, in modo da garantire un pieno interesse pubblico e collettivo per l’intera comunità. Inoltre, è da sottolineare che rispetto al 2020, quando lo Stato Centrale era intervenuto con una forte operazione di sostegno economico per gli Enti locali in virtù dello scoppio della pandemia, e al nostro Ente era stato trasferito circa 1 milione di euro, nel 2021, nelle più rosee previsioni, lo stesso Stato ci trasferirà una somma non superiore al 20% di quanto versato nel 2020, proprio adesso che la crisi, probabilmente, si farà sentire ancora più forte con le sue conseguenze effettive, anche in virtù dell’imminente venir meno del blocco dei licenziamenti. Per questo motivo, nei giorni scorsi, ho inviato una missiva al Presidente del Consiglio dei Ministri Mario Draghi. Nella fattispecie, sia come Sindaco di un piccolo Comune sia come Presidente della Provincia di Pisa, dal momento che proprio sui territori abbiamo il compito e il modo di ascoltare direttamente i cittadini, che sono spesso in forti situazioni di indigenza, se non quando al limite della disperazione, ho avvertito l’esigenza di sottolineare al Professor Draghi l’importanza che le Amministrazioni territoriali hanno rivestito e continuano a rivestire nella gestione di questa emergenza sanitaria, anche come attori di importanti sinergie con organismi e associazioni del terzo settore, uno dei pilastri nella gestione di questa emergenza. E’ infatti indispensabile che il Governo recepisca concretamente quanto sia necessario il sostegno ed il supporto per i nostri Enti, in quanto istituzioni più prossime ai cittadini. Enti che, necessitano di risorse e trasferimenti statali adeguati per continuare ad erogare servizi di qualità, soprattutto in una situazione complessa per tutta la popolazione come quella che stiamo vivendo, sia dal punto di vista socio-economico sia da quello psicologico, il cui reale impatto, anche in un eventuale periodo post pandemico, è e sarà tutt’altro che scontato”, conclude il Sindaco Angori.