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Consiglio Comunale approva il Piano urbano della mobilità sostenibile. Sindaco Conti: «Guardiamo alla Pisa del 2030, più moderna e attenta a qualità della vita»

Tra gli obiettivi la riduzione degli spostamenti in auto e aumento dell’uso del trasporto pubblico e di mezzi ecologici e in sharing. Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano urbano della mobilità sostenibile (PUMS), il primo che riguarda la città di Pisa. Il PUMS comprende un quadro conoscitivo aggiornato e dettagliato di tutti gli aspetti che riguardano la viabilità e gli spostamenti di chi vive, lavora, studia o frequenta la città di Pisa. Vengono analizzate strade e punti di accesso, parcheggi, piste ciclabili e stazioni di bike sharing e, nel dettaglio, le linee ferroviarie e le singole linee dei bus pubblici per raggiungere i punti chiave della città: principali aziende, scuole superiori e università, la zona del centro e quella monumentale, l’ospedale di Cisanello. Uno studio puntuale che ha preso in considerazione anche la diversa incidenza della mobilità a seconda delle stagioni dell’anno e delle fasce orarie giornaliere.

Il Consiglio Comunale lo ha approvato (22 voti a favore e 9 contrari) dopo due intere sedute nelle quali sono stati discussi e votati 43 emendamenti, 122 osservazioni e 18 ordini del giorno.

«Il Pums è uno strumento importante per la mobilità urbana che guarda al prossimo decennio – dice il sindaco di Pisa Michele Conti -. Come Amministrazione lo avevamo tra gli obiettivi anche se non era né facile né scontato da realizzare, specialmente in questa difficile fase di pandemia. Ringrazio perciò in particolare l’assessore Massimo Dringoli che ha messo a disposizione della città e della Giunta la sua grande professionalità. Siamo riusciti ad arrivare in fondo e voglio anche ringraziare i consiglieri comunali che hanno lavorato per questa grande maratona costata molte ore di lavoro nelle commissioni prima e poi in Consiglio comunale. Sicuramente, nei prossimi anni, grazie anche a questo atto, Pisa sarà migliore, più moderna e più attenta alla mobilità sostenibile e alla qualità della vita dei cittadini, ad esempio con una rete ancora più ampia di piste ciclabili. Era necessario dotarsi di uno strumento come il Pums anche a causa di scelte urbanistiche sbagliate del passato che hanno costretto molti cittadini ad andare a vivere fuori Comune, pur rimanendo Pisa il centro dei loro interessi e determinando così un aumento del traffico privato sulle strade cittadine».

«Dopo due giorni di ininterrotta discussione, il Consiglio Comunale ha approvato il PUMS – dice l’assessore all’urbanistica e mobilità urbana Massimo Dringoli -. La delibera di approvazione ha fatto seguito alla discussione di 43 emendamenti, di cui 42 presentati dalle minoranze, delle controdeduzioni alle 122 osservazioni, raggruppate in 34 secondo i numeri di protocollo già discussi nella Prima commissione consiliare, e di 18 ordini del giorno. Nella discussione degli emendamenti, in particolare, sono state mosse accuse all’Amministrazione, con toni degni di un comizio da campagna elettorale, ignorando totalmente sia quanto da me dichiarato alla presentazione del Piano, sia gli stessi contenuti del Piano. Ho dovuto rilevare quanto poco contribuisca all’interesse generale, costituito dal conseguimento degli obiettivi del PUMS, un comportamento che sconfina nell’arroganza, essendo caratterizzato dal rifiuto di esaminare a fondo i contenuti del Piano, con giudizi negativi emessi a priori ed espressi con modalità tese unicamente a ritardare quanto più possibile l’approvazione di un Piano, non riuscendo a nascondere il disappunto da parte di chi, in tanti anni precedenti, non era stato capace di avviarne neanche le linee guida. Si è così sviluppata una critica all’assenza dal PUMS dei problemi del litorale, ignorando completamente i chiarimenti forniti in materia dal sottoscritto sia da quelli forniti nelle sedute della prima Commissione; si sono mosse critiche alla previsione di una strada di collegamento tra I Passi e via S.Iacopo, ignorando totalmente la chiara spiegazione fornita sulla sua esigenza richiesta da RFI; si sono, più in generale, affrontate le tematiche maggiori riguardanti il sistema dei parcheggi, l’intermodalità, il Trasporto Pubblico Locale, la mobilità ciclopedonale, la tangenziale Nord Est, il processo partecipativo, ignorando sistematicamente tutte le proposte contenute nel PUMS, emettendo dichiarazioni scontate, come se si trattasse di novità scoperte da chi ha proposto le osservazioni, quando invece costituiscono proprio i presupposti su cui il PUMS si è sviluppato. Dispiace che le minoranze abbiano perso un’occasione per fornire un contributo, assorbite dalla convinzione che ripetendo in continuazione accuse totalmente infondate, queste possano alla fine essere recepite come verità. Chiaramente non può essere accettato che venga esercitata l’opposizione con queste modalità. Il dispiacere prodotto dall’assenza di contributi provenienti da critiche assolutamente infondate è comunque largamente compensato dalla soddisfazione di essere giunti all’atto di approvazione di un Piano, che porterà un notevole contributo al progresso della città ed alla sostenibilità della vita delle future generazioni. Si tratta del primo Piano che a Pisa affronta realisticamente il problema della sostenibilità ambientale senza cadere negli inganni di sedicenti ambientalisti capaci solo di dire no a tutto e incapaci di produrre proposte che possano migliorare la vita della nostra città».

Il PUMS analizza e compone in modo organico i singoli interventi per il riequilibrio della mobilità, ad esempio, per raggiungere l’obiettivo è prevista la nascita di un servizio di car-sharing cittadino da avviare entro 5 anni, il completamento della rete ciclabile e pedo-ciclabile (in particolare intervenendo sui flussi più utilizzati come quelli casa-scuola e casa-lavoro), incentivi all’uso di bike sharing, efficientamento della logistica urbana.

Percorso partecipativo. I contenuti del PUMS sono il frutto anche di un percorso partecipativo, iniziato a fine 2019 e proseguito nel 2020, anche durante i mesi della pandemia con l’attivazione di diversi tavoli tematici, rivolti alle istituzioni e enti pubblici, e incontri in presenza e da remoto aperti alla cittadinanza. È previsto anche un piano per il monitoraggio del PUMS e dei suoi impatti sulla mobilità.

Obiettivi del Piano. Tra gli obiettivi indicati nel PUMS vi sono entro il 2030 la diminuzione del 30% degli spostamenti in auto dentro la città, e il conseguente aumento del 20% dei passeggeri che utilizzano il trasporto pubblico locale, e del 30% dei cittadini che utilizzano bici, mezzi elettrici e altri mezzi ecologici, anche in sharing. In questo modo sarà ridotto del 20% il tempo medio di spostamento, e potrà aumentare del 30% il numero di persone che vive entro 400 metri da una fermata di un mezzo pubblico (bus, tramvia, stazione di bike sharing). Si prevede anche una diminuzione del 40% del consumo di carburante. Questi marco-obiettivi si legano direttamente a quelli di carattere ecologico e sociale: – 20% di emissioni da traffico veicolare, -10% di inquinamento acustico, -30% di incidenti, +15% di inclusione sociale, +5% di occupazione.

Azioni previste dal PUMS

Tramvia. Il progetto della tramvia di Pisa (Linea 1 Stazione Centrale – Ospedale di Cisanello) costituisce una delle principali azioni previste dal PUMS. Il tracciato, di circa 4,3 chilometri, prevede 13 fermate intermedie e la possibilità dell’ampliamento del parcheggio dello stesso ospedale di 1.600 posti auto.

Rete ciclabile. La mobilità urbana del futuro deve passare dal potenziamento della rete ciclabile cittadina. Ad oggi – con le nuove piste realizzate di recente che coprono circa 62 chilometri – la rete totale cittadina raggiunge i 125 chilometri. Il futuro sviluppo delle piste ciclabili passerà anche dalla continuazione delle piste collegate ai progetti in corso, quali la Tirrenica, la Ciclopista dell’Arno, la pista da via Bonanno Pisano dalla Cittadella fino a Piazza Manin e il completamento delle piste per Montacchiello ed Ospedaletto. Quattro i parcheggi protetti per bici previsti: vicino alla Facoltà di Economia e Commercio, alla Stazione di San Rossore, presso il Complesso Marchesi e in zona S.Anna Piazza Santa Caterina, oltre che alla stazione Fs.

Nuovi ponti. Tre i ponti ciclo-pedonali di nuova realizzazione che andranno a ricucire zone vicine tra loro: presso l’abitato di Riglione con collegamento tra ciclovia dell’Arno e la ciclovia che proviene da Cascina; presso i campi sportivi dell’Arno che si collega con il viale delle Piagge nei pressi del SMS; nei pressi delle Cascine con collegamento con viale D’Annunzio. A completamento dei ponti ciclopedonali si prevede anche la realizzazione di un nuovo ponte carrabile a nord dell’abitato di Riglione, per collegare le due sponde del fiume all’altezza dell’incrocio tra via Giovannini e via Manghi all’ingresso del quartiere Cisanello e la zona dell’ansa dell’Arno verso Cascina.

Assi viari. Anche per assi viari e connessioni stradali sono previste azioni concrete, con l’obiettivo di decongestionare il traffico e snellire la viabilità. Tra queste il miglioramento della connessione tra lungarno Cosimo de’ Medici con l’Aurelia, un raccordo viario tra via XXIV Maggio e via San Jacopo (per unire Gagno e Porta a Lucca), la soppressione dei passaggi a livello della linea ferroviaria Pisa-Lucca, un nuovo parcheggio in via delle Cascine, nuovi parcheggi (o potenziamento degli attuali) in diverse aree della città per circa 2.700 posti auto in più, una nuova regolamentazione per la Ztl.

Trasporto pubblico. Anche per la rete del Trasporto Pubblico Locale (che oggi consiste in 2milioni e 600 mila chilometri annui di rete urbana più 2 milioni di chilometri in extraurbana) si prevede un netto potenziamento. In particolare la riorganizzazione riguarderà il tratto Filettole-Vecchiano-Madonna dell’Acqua-Pisa, la linea Ripafratta-San Giuliano-Pisa, Calci-Pisa, Vicopisano-Pisa, Cascina-Pisa, San Rossore-Piazza Miracoli-Cisanello solo per citarne alcune. A supporto del traporto locale tra le azioni previste anche lo sviluppo di un trasporto a chiamata, tramite apposita app, e l’implementazione dei parcheggi scambiatori. Prevista anche l’istituzione di un servizio di trasporto ‘a chiamata’ e del cargo-bike elettrico in sharing.

Progetto “Nymbro”. Tra le azioni previste lo sviluppo di una App per il car-pooling e l’uso di un dispositivo (denominato “Nymbro”) che segnala al cittadino il mezzo più idoneo giorno per giorno per raggiungere una determinata destinazione. Questo dispositivo sarà inoltre integrato alla tecnologia “good_go”, un sistema che premia gli utenti che inquinano meno nei loro spostamenti con crediti da spendere per usufruire di servizi di bike-sharing, car-sharing o per il trasporto pubblico locale.

Collegamenti di Area vasta e area metropolitana. Il 1 aprile a Livorno è stato stipulato tra i sindaco di Pisa, Livorno, Lucca e Firenze un percorso per avviare la definizione di una strategia comune per il miglioramento del sistema dei collegamenti di area vasta, con particolare riferimento alle infrastrutture stradali e ferroviarie, ai sistemi di trasporto rapido di massa fra l’area centrale e la costa toscana e alle nuove connessioni di mobilità leggera e sostenibile. Gli effetti che l’attuazione di un tale piano potrà avere sui trasporti nell’area pisana potranno essere studiati con un modello che già con il PUMS della città di Pisa si prevede di sviluppare in relazione ad un’area denominata Area Metropolitana Pisana, mettendo in collegamento il servizio urbano di Pisa con un’area vasta intercomunale.