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La Blukart sbatte nella fisicità dei romagnoli di Faenza, che vincono meritatamente una gara sempre condotta fin dalla palla a due. La partenza degli ospiti è di altissimo livello, con Filippini e Petrucci, i due migliori marcatori della gara con 23 punti, a comandare sotto canestro, di fronte ad una Blukart che non riesce a trovare le misure in difesa. In attacco però i ragazzi di coach Barsotti trovano le misure, con Lorenzetti e Carpanzano e tenere la squadra attaccata nel punteggio e grazie alla bomba allo scadere del primo quarto di Tozzi, l’Etrusca riesce a chiudere avanti la prima frazione sul 24 a 22. Il secondo quarto vede Faenza continuare a macinare gioco in fase offensiva, riuscendo cosí a prendere di nuovo la testa dalla gara, con un 12 a 0 terrificante, con Testa e Petrucci sugli scudi. Benites e compagni provano a reagire, ma all’intervallo lungo i romagnoli conducono per 42 a 53. Al rientro dagli spogliatoi la gara procede sulla falsariga della prima parte, con la fisicità di Anumba e Filippini a farla da padrona, unita alla precisione al tiro dalla distanza di Rubbini e Petrucci; l’Etrusca invece ha le polveri bagnate e non trova fiducia sulle due fasi del campo, con il terzo quarto che si chiude con Faenza avanti di 16 punti, ma a cinque minuti dal termine il divario si amplia a 25 punti, sul 58 a 83. L’Etrusca ha una bella reazione di orgoglio nell’ultima parte di gara con Benites, Caversazio e Carpanzano che riescono a rendere il parziale finale meno pesante, con la partita che si chiude sula sirena finale sull’80 a 91. “È stato evidente che abbiamo subito per tutta la gara la grande fisicità di una squadra come Faenza, a cui vanno i miei complimenti per la gara di altissimo livello che ha giocato oggi” il commento a fine gara di coach Federico Barsotti
“Si è veramente notata la differenza di freschezza, lucidità e fiducia tra noi e loro; siamo stati per la prima volta al completo a fine settimana e tutto questo tempo senza poterci allenare evidentemente ci ha tolto smalto e efficacia. Nonostante questa consapevolezza abbiamo scelto di giocare una gara sulla nostra identità, senza snaturarci, con l’obiettivo principale di ritrovare il massimo della nostra condizione fisica e mentale tra due settimane, quando inizieranno i playoff. La rimonta nel finale è un bel segnale che ci siamo dati, perché dobbiamo ritrovare quel ritmo e quella intensità e con quel ritmo e quella intensità ritroveremo anche migliori percentuali al tiro e più concretezza, magari già dal prossimo impegno, mercoledì ad Oleggio”.