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Come riporta in maniera precisa La Nazione sarebbe aria di rottura tra il Pisa e Michele Marconi.
Il “caso Marconi” diventa così di colpo molto più intricato di quanto già non lo fosse, dopo la condanna in assenza di prove certe a 10 giornate di squalifica per razzismo per aver rivolto la presunta frase “La rivolta degli schiavi” ad Obi nel corso della sfida col Chievo dello scorso 22 dicembre. Una condanna basata sul principio “inquisitorio” da parte della corte d’appello federale, nonostante l’assoluzione in primo grado da parte del tribunale federale. Questa vicenda senza dubbio condizionerà particolarmente il mercato del Pisa da ora in poi, considerando che già prima del rinnovo la società cercava una prima punta da affiancare al numero 31, ma adesso la dirigenza nerazzurra pare essersi di colpo allontanata anche dallo stesso attaccante per virare su altre scelte.
La società nerazzurra sembrerebbe aver comunicato allo stesso Marconi la volontà di guardare verso altre scelte. “Batman” dovrà quindi trovarsi quasi sicuramente un’altra squadra, ci sono già Brescia e Frosinone su di lui. Sicuramente questa comunicazione è arrivata a sorpresa, anche perchè Marconi aveva rinnovato da poco sino al Giugno 2023 con opzione per il 2024.
La rottura tra le due parti si è acuita nelle ultime ore con il caso relativo alla presunta frase discriminatoria fatta ad Obi. Il Pisa si sarebbe tutelato per vie legali depositando al collegio arbitrale un procedimento disciplinare atto a richiedere una sanzione economica, prevista dal contratto collettivo, per una riduzione dello stipendio del 50% per tutto il periodo in cui il giocatore rimarrà squalificato. Fatto che non è stato preso chiaramente bene dall’entourage del calciatore per il quale si prospetta un addio amaro ed impensabile sino a poche ore fa.