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“Le feste e le tradizioni della città di Pisa tra storia e memoria” è l’oggetto di una borsa di ricerca che nasce dalla collaborazione fra il Comune di Pisa e l’Ateneo pisano. A siglare la convenzione l’assessore alle tradizioni storiche Filippo Bedini e il professor Andrea Addobbati, ordinario di storia moderna del Dipartimento di civiltà e forme del sapere.
«Prosegue il nostro ambizioso progetto di recupero e valorizzazione di eventi e momenti legati alle Tradizioni di Pisa – dichiara l’assessore Filippo Bedini – con questa iniziativa che a me sta particolarmente a cuore poiché legata agli aspetti più prettamente culturali. Attraverso la borsa di ricerca, primo passo di un progetto articolato, vogliamo costruire e mettere nella disponibilità della città un repertorio bibliografico sulle tradizioni storiche, dando la possibilità a tutti di fruire di riviste, pubblicazioni, bollettini prodotti negli anni sull’argomento. Una ricchissima produzione di informazioni, forse meno conosciuta, che sarà accessibile e consultabile grazie a questa sorta di “censimento” dell’esistente; un altro tassello del nostro lavoro che prosegue dopo la digitalizzazione dell’archivio Zampieri, l’esposizione dei dipinti di Otto Pamio, l’acquisizione del materiale sul Gioco del Ponte e sulle altre tradizioni che negli anni era stato smembrato e diviso fra privati e istituzioni».
La ricerca sul tema “Le feste e le manifestazioni della città di Pisa tra storia e memoria” avrà durata di 6 mesi a far data dal giorno di stipula dell’accettazione da parte del borsista che sarà individuato tramite apposita selezione. L’attività di ricerca si svolgerà nel rispetto del programma predisposto dal responsabile della ricerca per il Dipartimento professor Andrea Addobbati che vigilerà e coordinerà le attività del borsista.
«Esprimo soddisfazione per la stipula della convenzione – ha dichiarato Andrea Addobbati, professore ordinario di Storia Moderna -, un impegno che è indispensabile per poter riordinare un patrimonio documentario che al momento si trova disperso. La borsa servirà a censirlo e repertoriarlo in modo da fornire gli strumenti ai curiosi e agli studiosi di poterlo consultare attingendo a quei documenti. Lo studio delle feste civiche è per me di particolare interesse e anche per il Dipartimento che ha una lunga tradizioni di studi sul tema che viene affrontato con duplice attenzione, dal punto di vista storico e da quello antropologico grazie anche al lavoro della dottoressa Caterina Di Pasquale. Questa convenzione è una buona occasione anche per trasformare la collaborazione in un’occasione di formazione per chi si misurerà con il progetto di ricerca».