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Giordano è stato accolto nella struttura della SdS Pisana, la Presidente Gambaccini: “Ma è solo una tappa del complesso lavoro di accompagnamento messo in campo dal servizio sociale”

Giordano Piovesan, il 59enne originario di Torino e fino 5 anni fa residente a Viareggio ritrovatosi senza casa dopo aver perso il lavoro in un cantiere navale di Pisa, da venerdì 16 aprile 2021, dorme all’asilo notturno di “Progetto Homeless”, la cabina di regia per i servizi dedicati all’alta marginalità della Società della Salute della Zona Pisana. Dopo aver effettuato il tampone (che è risultato negativo) necessario per tutti i nuovi ingressi, infatti, è stato accolto dagli operatori della struttura. “Lo abbiamo inserito appena si è liberato un posto dato che fino a ieri erano tutti occupati, ma si tratta solo un’altra tappa nel percorso di accompagnamento che ormai da circa un mese il nostro servizio sociale sta portando avanti per aiutarlo a ritrovare l’autonomia perduta con l’occupazione – sottolinea la Presidente Gianna Gambaccini -: a fine marzo lo abbiamo ospitato per dieci giorni in albergazione d’emergenza, il massimo possibile consentito dal regolamento comunale per l’emergenza abitativa per i cittadini non residenti, e, appena ve n’è stata la possibilità, gli abbiamo proposto la sistemazione all’asilo notturno”.

Il lavoro, però, non finisce qui. “Anzi – prosegue Gambaccini – nei giorni scorsi le assistenti sociali lo hanno accompagnato al Caf e insieme stiamo cercando di ricostruirne il percorso lavorativo al fine anche di fargli prendere la residenza che è prerequisito indispensabile, non solo per la presa in carico completa da parte dei servizi sociali, ma anche per fare domanda di Reddito di Cittadinanza. Lo abbiamo già incontrato diverse volte e torneremo a farlo anche nei prossimi giorni. C’è ancora un bel po’ di cammino da fare, insomma, ma ringrazio gli assistenti sociali e gli operatori di Progetto Homeless che, in rete, si sono attivati fin da subito per costruire un concreto percorso di accompagnamento per il signor Piovesan e i privati cittadini e le associazioni che lo hanno sostenuto in questo periodo.  Da quando i nostri servizi sono venuti a conoscenza del suo caso non lo abbiamo mai lasciato solo e non lo faremo nemmeno in futuro: però siamo un’istituzione pubblica e possiamo e dobbiamo muoverci nel rispetto delle norme e dei regolamenti”