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Motorizzazione di Pisa, servono ultimi sforzi: firmare contratto nuova sede e potenziare gli organici

Il Comitato per la Difesa della Motorizzazione di Pisa interviene di nuovo sul tema dei servizi e della sede della Motorizzazione Civile di Pisa.

“Pensavamo di avere lasciato alle spalle il periodo più buio – si legge nella nota diramata dal Comitato per la Difesa della Motorizzazione – perché dopo oltre 4 anni di battaglie (il comitato venne formato nel dicembre del 2016) ci aspettavamo di aver messo la parola fine alla vicenda, con l’emanazione del bando per la nuova sede a novembre. Ci risulta infatti che il bando abbia completato il suo iter e che manchi solo l’atto finale di completamento, ovvero la firma del contratto di affitto con il soggetto aggiudicatario (la Valdarno srl). Ma ancora non si sono registrati effetti concreti della pur meritevole scelta di mantenere la sede di Pisa e di dotarla degli spazi che servono per una funzionalità piena e soddisfacente per utenti e professionisti. Come sarebbe quella dello stabile che si trova sempre negli spazi dell’area della Valdarno spa a Ospedaletto a due passi dalla sede attuale, preziosa perché ha salvato il simbolo e soprattutto l’autonomia funzionale, ma certo non idonea a coprire tutte le esigenze e dove ad esempio c’è anche una perenne difficoltà di accesso.

In aggiunta occorre potenziare il personale dell’UMTC di Pisa perché in forte carenza di organico, a cose normali, aggravato inoltre dalla emergenza attuale che vede grandissime difficoltà per lo svolgimento delle pratiche. Ancora infatti non c’è notizia del trasloco e degli arredi ancora di più di prendere effettivamente possesso dei nuovi locali per altro posto dove noi per primi, come Comitato, avevamo individuato come collocazione più idonea. Serve che si completi l’iter di aggiudicazione e si arrivi quanto prima alla firma del contratto per la nuova sede e si possa cosi procedere a utilizzare i nuovi spazi. A noi risulta esattamente che sia proprio un problema burocratico interno al Ministero dei Trasporti, che deve stanziare la cifra corrispondente in seguito allo specifico bando per individuare la sede più idonea (come spazi e come importi) e di conseguenza permettere a qualche dirigente di firmare il contratto e renderlo esecutivo.

Insomma non c’è tempo da perdere anche perché occorre verificare che stavolta possa essere davvero una sede che risponda pienamente a tutte le esigenze come i piazzali per lo svolgimento degli esami per le patenti delle due ruote che non sono stati compresi nell’offerta anche se pare risolvibile visto che gli spazi ci sono. Tuttavia non risulta avere trovato una risposta il tema dei cosiddetti spazi di controllo cioè dove poter svolgere le revisioni anche dei mezzi pesanti che invece è stato almeno per il momento non ricompreso nell’offerta. La soluzione ci sarebbe perché di fianco alla sede ci sono i capannoni di CTT Nord già adibiti a tali funzioni, ma di cui resta da verificarne la fattibilità tecnica ed amministrativa.

Chiediamo in ogni caso che questa esigenza non venga accantonata e che si possa trovare una soluzione: anche su questo occorre un atto di chiarezza da parte del Ministero. Sul tema revisioni peraltro siamo tutti convinti che la priorità d’intervento sia di procedere a riforme in grado di accelerare le procedure e annullare gli attuali, abnormi tempi di attesa, perché ne risentono le condizioni di sicurezza ed efficienza de i mezzi in circolazione. Pertanto chiediamo di completare quella riforma coinvolgendo sempre più i privati (officine e agenzie di pratiche auto) nelle operazioni revisione e di collaudo dei veicoli pesanti”.

Alla conferenza stampa hanno partecipato: Marco Abbondandolo e Massimo Mosi (Confarca); Michele Bulleri e Andrea Arzilli (Unasca); Claudio Sbrana e Maurizio Bandecchi (CNA Pisa); Franco Ferraro (Amici di Pisa).