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“Aleggiano ancora troppe ombre sulla vicenda della gara regionale del trasporto pubblico locale. Giani sospenda e valuti se annullare la gara”. Chiedono il coordinatore regionale Fabrizio Rossi e il gruppo regionale di Fratelli d’Italia con una mozione, di cui è primo firmatario il vicepresidente della commissione Trasporti Alessandro Capecchi, per chiedere la sospensione dell’aggiudicazione della gara del tpl regionale ad Autolinee Toscane, società controllata dalla francese Ratp.
“Fratelli d’Italia si è sempre schierato contro la gara bandita con lotto unico, cosa che si è vista fare solo in Toscana -evidenziano gli esponenti del partito di Giorgia Meloni– e dopo la sentenza del Tribunale di Firenze (che di fatto blocca l’azione intrapresa da Ratp e la Regione Toscana a guida dell’ex governatore Rossi per imporre la cessione dei mezzi, degli immobili e delle attrezzature delle società di trasporto toscane) continuiamo a nutrire forti dubbi sull’intera vicenda”.
“Per l’impasse causato da questa gara le aziende del tpl non possono programmare la propria attività se non a breve termine, ma al tempo stesso gli viene chiesto di organizzare il trasporto pubblico su gomma in tempo di pandemia, aumentando le corse e gli sforzi ma diminuendo la capienza e l’utenza trasportata –si sottolinea nella mozione-. Occorre tenere conto, infatti, della diminuzione degli introiti dalla vendita di titoli di viaggio dovuta al crollo dell’utilizzo del mezzo pubblico in tempo di Covid. Come sembra impossibile volersi ostinare ad assegnare una gara in cui sono previsti investimenti per il rinnovo di oltre 2mila autobus, per circa 400milioni di euro in 11 anni, conteggiando un costo medio per autobus alimentato a gasolio di 215mila euro, quando invece a partire dal 2021 dovranno essere immatricolati solo autobus elettrici o a gas, che hanno costi ben più elevati”.
“Per questo con la nostra mozione chiediamo al governatore Giani di sospendere la procedura di assegnazione fino a che non sarà fatta chiarezza penale e amministrativa e finché il Consiglio di Stato non si sarà pronunciato sulla questione, onde evitare ripercussioni negative su un servizio essenziale come il tpl. Meglio ancora sarebbe annullare la gara indetta nel 2016 e bandirne una del tutto nuova e nel frattempo tutelare sia i lavoratori che gli utenti di un servizio essenziale come il trasporto pubblico locale”, concludono gli esponenti FdI.