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Emergenza Covid-19, bandi per nuovi ristori: 25 milioni di euro a disposizione per tutta la Toscana

Nuovi bandi in arrivo e nuovi ristori per le categorie che più sono state
penalizzate dalle restrizioni imposte per arginare la pandemia da Covid-19.
La Toscana stanzia oltre 25 milioni di euro: 11 milioni e 530 mila erano
avanzati dai bandi precedenti e saranno rimessi in circolo, altri 5 milioni
erano già disponibili nel bilancio regionale e a questi si aggiungono
adesso 8 milioni e 600 mila euro. Aiuti destinati all’artigianato
artistico, ai ristoratori (ma anche ai fornitori che stanno a monte), a chi
organizza eventi e cerimonie, alle imprese dello svago o a chi, come le
palestre, è impegnato nell’attività sportiva e alla filiera del turismo.
Nuove e vecchie categorie dunque, con priorità per chi fino ad oggi non
aveva potuto godere degli aiuti: i ristoratori che hanno già ricevuto un
contributo con il primo bando non potranno ad esempio partecipare di nuovo.
Inoltre non ci sarà per nessuno click day: si entrerà in graduatoria in
base al calo del fatturato, con perdite di almeno del 30 per cento. Anche
questa è una novità: nei precedenti bandi il calo doveva essere di almeno
il 40 per cento.

“Ci siamo concentrati per lo più sulle attività della filiera
turistica, allargata, intesa nel suo complesso, perché questo settore è
sicuramente la parte più significativa delle imprese di servizi, spesso
piccole o piccolissime, che sta subendo e subirà ancora restrizioni e
danni economici per via della pandemia” sottolinea il presidente della
Toscana Eugenio Giani, assieme all’assessore al commercio e all’economia
Leonardo Marras. “Queste misure, si tratta di ristori da 2500 euro per
attività – aggiungono -, certo non possono essere risolutive per
risollevare i fatturati delle aziende: per quello servirà altro, dovremo
in futuro forse ripensare anche alcuni sistemi economici. Ma questi ristori
possono alleggerire il disagio di migliaia di piccole realtà
imprenditoriali, aiutandole ad affrontare alcune spese fisse e pagare le
bollette”.

La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’economia Leonardo
Marras, ha approvato ieri, lunedì 29 marzo, il pacchetto di interventi e
le linee di indirizzo. Il primo bando a partire sarà quello destinato
all’artigianato artistico, ovvero tutte quelle micro, piccole e
piccolissime imprese impegnate nelle lavorazioni più disparate ma che con
le loro botteghe si rivolgono tutte essenzialmente ai turisti ed hanno
visto le loro entrate azzerate: 3 milioni e 800 mila euro, domande dal 16
al 30 aprile. Quindi sarà la volta della filiera della ristorazione: 4
milioni di euro a disposizione del bando bis con le richieste di
partecipazione che potranno essere spedite dal 4 al 18 maggio (due milioni
a disposizione dei ristoranti ed altri due per i fornitori).

Il 19 maggio uscirà anche il bando per gli organizzatori di eventi
(matrimoni compresi, e dunque anche l’indotto), per le imprese dello svago,
gli spettacoli viaggianti e l’attività sportiva: sono stati stanziati 2
milioni e 730 mila euro, tempo fino al 3 giugno per inviare i documenti.
Nel dettaglio un milione sarà riservato a palestre e impianti sportivi,
230 mila euro allo spettacolo viaggiante e itinerante, un milione e mezzo
per tutto l’indotto legato all’organizzazione di matrimoni ed eventi
(fotografi e fiorai compresi, ad esempio).

Due, infine, saranno gli interventi rivolti al mondo del turismo: 14
milioni e 600 mila euro le risorse complessivamente a disposizione, tra cui
anche i fondi stanziati di recente del governo. Per l’attivazione di queste
due misure si aspetterà la conversione del decreto legge del 13 marzo. In
particolare saranno sei i milioni destinati a taxisti, noleggiatori con
conducente, guide ed agenzie di viaggio (verrà data priorità a chi è
rimasto escluso dal click day) e 8 milioni e 600 mila euro le risorse
rivolte alle strutture ricettive.

Per i tre bandi che saranno pubblicati per primi – artigianato artistico,
ristorazione e filiera, mondo degli eventi, svago ed attività sportiva –
è previsto un contributo a fondo perduto di 2500 euro per ciascuna
impresa. Per poter partecipare occorre aver avuto in tutto il 2020 un calo
di fatturato (o dei corrispettivi) pari almeno al 30 per cento. Per chi nel
2019 non era attivo (e non si possono dunque fare raffronti) il ristoro
sarà concesso in base ai mesi di attività nel corso del 2020. I bandi
saranno tutti gestiti da Sviluppo Toscana, società partecipata dalla
Regione.

“Due settimane a bando e dunque tutto il tempo per organizzarsi –
tranquillizza l’assessore Marras – , senza la necessità di precipitarsi.
La procedura sarà molto semplice e non ci sarà necessità di essere
seguiti per forza da un professionista. Corsia facilitata anche per il
pagamento: per chi è a posto, anche con la regolarità contributiva
dichiarata, verrà liquidato immediatamente il contributo sul conto
corrente nel momento in cui sarà pubblicata la graduatoria”. “Abbiamo
scelto di distribuire i vari bandi nell’arco di due mesi e mezzo – aggiunge
Marras – proprio per non sovraccaricare la piattaforma informatica e
permettere una più veloce lavorazione delle pratiche, e dunque il saldo
dei contributi, da parte degli uffici”. Un modo, insomma, per evitare il
rischio di qualsiasi imbuto. Negli ultimi sette mesi sono state lavorate
più di ventimila richiesta: un numero inimmaginabile fino a due anni fa.

Potenzialmente i nuovi bandi potrebbero interessare oltre 60 mila aziende.
“Ma non sarà così – conclude l’assessore – Lo si è visto anche con i
primi bandi. C’è stato un atteggiamento solidale da parte delle aziende
più strutturate, che pur potendo richiedere il ristoro, vi hanno
rinunciato a vantaggio di chi davvero ne aveva bisogno. E probabilmente
sarà così anche con i nuovi bandi”.