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Il Consiglio regionale della Toscana attiva i ristori per i maestri di sci e le Pro Loco, duramente colpiti dalla crisi economica conseguente alla pandemia. Il provvedimento, frutto dell’iniziativa dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea toscana, è reso possibile grazie ai risparmi conseguiti dal bilancio del Consiglio regionale, “uno sforzo di riduzione dei costi della politica, attraverso interventi sul funzionamento del Consiglio regionale, che ci ha visto concordi, tutti insieme, nel prendere la decisione su come impiegare questi soldi”, spiega il presidente dell’Assemblea toscana, Antonio Mazzeo. Al suo fianco, con il vicepresidente Stefano Scaramelli e il consigliere segretario dell’Ufficio di presidenza Diego Petrucci, il presidente del Collegio regionale dei maestri di sci, Giacomo Bisconti, e il presidente dell’Unione nazionale Pro Loco d’Italia (Unpli) Toscana, Mauro Giannarelli, che hanno partecipato alla conferenza stampa, questa mattina a palazzo del Pegaso.
La Toscana “è stata la prima a pensare, proporre, e realizzare un simile intervento per i maestri di sci”, fa notare Mazzeo. E allo stesso tempo “ha saputo esprimersi con voto unanime in Consiglio regionale a favore delle Pro Loco, come mai era accaduto in passato”, osserva Mauro Giannarelli. “In pochi mesi, tra ottobre e dicembre, siamo riusciti a recuperare circa un milione e mezzo di euro – spiega ancora Mazzeo –. Con tutto l’Ufficio di presidenza, Stefano Scaramelli e Diego Petrucci, così come Federica Fratoni e Marco Casucci, che oggi non sono presenti, abbiamo preso questo impegno”.
A seguito della definitiva approvazione con voto unanime dell’Assemblea toscana, lo scorso 26 gennaio, infatti, il Consiglio regionale mette a disposizione 200mila euro per la categoria dei maestri di sci della Toscana e 250mila euro per le Pro Loco. Il sostegno economico di 800 euro una tantum per il 2020 andrà ad ogni maestro di sci che lavora in modo continuativo nella regione e che sia iscritto all’albo professionale tenuto dal Collegio regionale dei maestri di sci. Il sostegno economico una tantum, per complessivi 250mila euro, sarà concesso alle associazioni pro loco della Toscana con procedura automatica, in misura fissa di ammontare predeterminato, sulla base del numero delle domande validamente presentate a seguito della pubblicazione dell’avviso pubblico. L’erogazione avverrà entro il 30 giugno 2021. Il bando per I maestri di sci sarà aperto fino al 15 marzo, quello per le Pro Loco fino al 26 marzo.
“Le prestazioni dei maestri di sci accompagnano la vitalità della montagna toscana. Si tratta d donne e uomini che vivono in montagna, territorio che più ha sofferto gli effetti dell’emergenza, ed è un paradosso che la categoria non venga contemplata nei ristori a livello nazionale”, dice il vicepresidente del Consiglio regionale Scaramelli. “Le Pro Loco sono sentinelle delle nostre piccole comunità – aggiunge -. Anche piccoli contributi possono consentire loro di restare in vita, in alcuni casi, e farsi trovare pronte quando la pandemia sarà finita. La nostra iniziativa vuole essere un segnale per quella Toscana diffusa che a volte non viene percepita nei grandi centri urbani”. Un’iniziativa, chiude Stefano Scaramelli, “che non deve essere l’ultima, per quello che il Consiglio regionale può fare”.
Diego Petrucci ringrazia il presidente Mazzeo “per aver messo in atto la manovra di tagli alla spesa della politica, tenendo fede agli impegni presi prima della sua elezione a presidente del Consiglio regionale”. Ricorda che “quando Scaramelli ha iniziato a parlare con noi della vicenda dei maestri di sci, si pensava che questa misura avrebbe potuto costituire un ristoro per la mancata attività nelle vacanze di Natale. La stagione, invece, non è mai partita e purtroppo non partirà. La nostra è una boccata di ossigeno che non può essere sufficiente, ora la Giunta regionale pensi a uno stanziamento importante, più sostanzioso, per la montagna”. Bisogna considerare “l’assurdo che lavorare nel settore della neve – spiega ancora Petrucci – è l’unica possibilità per continuare a vivere in montagna”. E le Pro Loco, aggiunge, “sono un patrimonio identitario e comunitario fondamentale”.
Oggi, dice Mazzeo, “ci troviamo a vivere il paradosso delle nostre montagne piene di neve, mentre gli operatori del settore non possono svolgere la loro attività. Si tratta di un danno enorme all’economia della Toscana, per tutto quello che significa il sistema neve per la nostra regione”. Per I maestri di sci e per le Pro Loco, “sappiamo che è davvero poco, ma è quello che possiamo fare”, prosegue Mazzeo. L’impegno che il presidente prende “oggi, qui, e per i prossimi mesi, è di fare lo stesso con l’ulteriore avanzo che avremo come Consiglio regionale: sarà consistente e lo metteremo a disposizione di quelle categorie che sono più in difficoltà”. E ricorda anche gli interventi presi già nella passata legislatura, “anche allora su sollecitazione del collega Scaramelli, per le società sportive dilettantistiche e le guide turistiche”.
Da parte delle Pro Loco, il ringraziamento di Mauro Giannarelli, “per questo riconoscimento, un piccolo contributo che per noi è molto grande e molto importante. Rappresenta la classica pacca sulle spalle a tutti coloro che si impegnano nelle Pro Loco. Se manca la Pro Loco, manca molto delle piccole comunità”.
“Il maestro di sci è un ruolo importantissimo, si inserisce a pieno titolo nell’offerta turistica, è l’esperto di montagna, conoscitore del territorio. I ragazzi hanno così la possibilità di rimanere in montagna”, spiega Giacomo Bisconti. “Tanti maestri di sci non percepiscono nessun introito da circa un anno, sono stati lasciati da parte nei ristori previsti dal governo”. Quello del Consiglio regionale “non è un intervento esaustivo, ma è un’attenzione importante, che assicura un po’ di ossigeno a chi si trova in gravissima difficoltà. Il nostro ringraziamento è anche in considerazione del fatto – conferma Bisconti – che la Toscana è la prima ad aver pensato ai maestri di sci”.