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Per il secondo anno, Pisa festeggia il 25 marzo con l’ingresso nel nuovo anno, il 2022, senza la consueta folla di turisti e cittadini che accorrono in Cattedrale per partecipare alla cerimonia del raggio di sole. A Mezzogiorno, a osservare il passaggio del sole da una finestra della navata centrale che illumina la mensolina a forma di uovo sul pilastro accanto al celebre pergamo di Giovanni Pisano, sarà solo una delegazione istituzionale cittadina, composta dalle rappresentanze del Gioco del Ponte, Regata delle Repubbliche marinare, Palio di San Ranieri e altre associazioni che hanno dato vita alla giornata. A partire dalle ore 11.30 si svolgerà la celebrazione delle preghiere per Pisa.
Il programma della giornata di domani prevede alle ore 09.30 l’alzabandiera con il nuovo vessillo comunale sul Ponte di mezzo e l’esposizione dei nuovi stendardi degli antichi quartieri medievali. In particolare sulle bifore di Palazzo Gambacorti saranno esposti quattro vessilli dei quattro quartieri della città, mentre sulla terrazza di Palazzo Pretorio saranno esposte le quattro insegne che rappresentano Pisa: la Madonna, la croce, l’aquila e la gramigna.
A seguire, nell’atrio di Palazzo Gambacorti, avverrà l’esposizione delle 25 fotografie selezionate dal contest fotografico “Scatti nella Tradizione” che ha visto la partecipazione di oltre 200 immagini, scelte da una commissione di esperti formata dal fotoreporter di fama internazionale, Massimo Sestini (presidente), dal fotografo de Il Tirreno, Fabio Muzzi, e dal fotografo freelance, Vincenzo Penné.
Alle ore 17.30 la conferenza dal titolo “Origini storiche e religiose del Capodanno Pisano”, con la professoressa Gabriella Garzella e Filippo Bedini, assessore alle tradizioni della storia e della identità di Pisa (diretta streaming sui canali Social del Comune di Pisa).
Alle ore 19.30, tre punti della città saranno illuminati a simboleggiare il raggio di sole, in particolare sulla facciata degli Arsenali Medicei, sul letto del fiume, sul primo muro della città, ripulito con la vernice antigraffito, in via San Zeno.
Vista l’impossibilità di prevedere il coinvolgimento della cittadinanza, è stata anche realizzata una campagna di affissioni con alcune immagini simbolo per ricordare a tutti la ricorrenza del Capodanno Pisano che non può essere festeggiata a causa dell’emergenza sanitaria in corso.
Note storiche. Il Capodanno Pisano è una tradizione che affonda le radici nel Medioevo. Fin dal X secolo i Pisani fecero coincidere l’inizio dell’anno con l’Annunciazione (e quindi l’Incarnazione di Gesù), ossia 9 mesi prima del 25 dicembre. Si ottenne così l’Anno Pisano ab Incarnatione Domini (o Christi). Il primo documento datato in Stile Pisano che lo attesta risale al 985. Questa data di inizio anno rimase in vigore per secoli. Fino a quando il Granduca di Toscana, Francesco I di Lorena, ordinò che in tutti gli stati toscani il primo giorno del gennaio seguente avesse inizio l’anno 1750. Anche Pisa dovette uniformarsi all’uso del calendario gregoriano. Solo negli anni ’80 del Novecento, la città tornò a celebrare la ricorrenza con iniziative culturali. Nonostante il Covid19, anche quest’anno Pisa non rinuncia all’appuntamento con la sua storia e festeggia il passaggio al nuovo anno, il 2022 secondo lo Stile Pisano, in anticipo sul resto del mondo.