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«Si tratta di un intervento di messa in sicurezza d’urgenza e con parere favorevole, anche se non necessario, della Soprintendenza». E’ quanto dichiarato in Consiglio Comunale dall’assessore ai lavori pubblici, Raffaele Latrofa, che ha risposto ad un question time relativo alla cancellata anti-scavalco fatta installare dal Comune per mettere in sicurezza la galleria che si trova nella parte alta del Giardino Scotto. Un intervento che si era reso necessario a seguito di numerose segnalazioni da parte di residenti della zona, che testimoniavano come la galleria fosse utilizzata per compiere attività illecite legate al consumo e spaccio di droga e altri atti non rispettosi del decoro pubblico.
«L’avvenuto intervento di chiusura degli accessi posti sul lato nord del percorso romantico di Giardino Scotto – ha spiegato Latrofa – è stato comunicato dall’arch. Daole alla Soprintendenza ai sensi dall’articolo 27 del Codice dei beni culturali e del paesaggio. Nella sua risposta, firmata dall’architetto Tampieri e dalla soprintendente arch. Valente, la Soprintendenza, cito testualmente, “prende atto favorevolmente dell’avvenuta messa in sicurezza d’urgenza del percorso romantico nella parte nord del Giardino Scotto. Qualora si intenda realizzare un sistema definitivo di chiusura sarà sottoposto a questo ufficio un progetto per il parere di competenza”. L’architetto Tampieri mi ha poi personalmente precisato che la comunicazione ex art. 27, vista l’urgenza, non occorre che sia precedente l’opera e che il parere non deve essere atteso per realizzare l’intervento».
«Mi preme inoltre sottolineare – ha proseguito ancora Latrofa – che nell’intervento di installazione della cancellata è stata utilizzata una tipologia di ancoraggio “a cravatta” che non prevede alcuna perforazione delle murature esistenti. Questo proprio perché si tratta di un intervento urgente e provvisorio. Quando verrà realizzata la chiusura definitiva presteremo grande attenzione all’aspetto estetico e sottoporremo il progetto al dovuto nullaosta della Soprintendenza».