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“Dobbiamo riscrivere, con il sostegno della digitalizzazione, le modalità con cui nella pubblica amministrazione si impostano le procedure rivolte ai cittadini e alle imprese”. Così l’assessore a semplificazione, enti locali e infrastrutture digitali della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo, sulla transizione digitale annunciata da Mario Draghi nelle sue dichiarazioni programmatiche.
“A partire dalle scadenze che vedranno l’adozione dello Spid come unico codice per l’accesso ai servizi degli enti pubblici – continua Ciuoffo – ci aspetta un intenso lavoro per portare anche i comuni più piccoli, insieme agli enti di grandi dimensioni, verso un efficientamento della macchina amministrativa e una semplificazione del rapporto con il cittadino. Spid e carta d’identità elettronica possono diffondersi capillarmente a condizione che sia migliorata l’esperienza dell’utente e che la PA aumenti il ventaglio di servizi accessibili con un’identità digitale”.
In questo senso, ricorda Ciuoffo, in Toscana la decisione è stata quella di intervenire attraverso una convenzione con un soggetto gestore pubblico di identità digitale (Lepida) per abilitare sportelli Urp regionali, uffici comunali o aziende sanitarie locali in modo da raggiungere tutti i cittadini, senza creare “periferie sociali e territoriali ”.
L’assessore suggerisce poi alcuni spunti di riflessione. “Occorre puntare alla digitalizzazione della Pubblica amministrazione come volano per la semplificazione. E in questo contesto chiediamo: quale ruolo avranno le Regioni per consolidare e rafforzare questo percorso che riguarda gli enti locali, soprattutto quelli di medie e piccole dimensioni?”.
E sulle infrastrutture digitali e il 5G: “La Toscana ha mostrato di avere le capacità per svolgere un ruolo da protagonista, si pensi al Centro di competenze 5G di Prato, e ambisce a definire linee guida generali per gli Enti locali nella predisposizione dei piani comunali per l’installazione delle antenne. La difesa dell’ambiente e dei cittadini, ma soprattutto la garanzia di una copertura capillare del territorio con infrastrutture che abilitano i servizi innovativi, devono essere le direttrici che guideranno le amministrazioni nella programmazione territoriale, affinché si possa consolidare, da un lato, un nuovo modello di sviluppo economico e, dall’altro, garantire il diritto inalienabile alla connettività per ogni cittadino.”
Le ultime considerazioni dell’assessore Ciuffo sono sulle modalità di acquisto e sugli incentivi per l’accesso a Internet. “Condivido quanto espresso del Piano elaborato per il governo nel giugno 2020, ovvero la presenza nella centrale pubblica di acquisto Consip di un’unità specializzata nell’acquisto di prodotti e servizi ad alto valore tecnologico. Servono persone specializzate e dotate di visione. Occorre, quindi, una piena interoperabilità tra le banche dati, che ancora oggi sono in numero eccessivo e spesso in assenza di alcuna connessione”.
E per quanto riguarda gli incentivi e i voucher per l’accesso ad Internet, l’assessore ricorda come il Governo precedente abbia impegnato ingenti risorse, destinandole in una prima fase ad utenti con ISEE inferiore ai 20mila euro. “Quello che si registra osservando il monitoraggio di Infratel – sottolinea – è che molte di queste risorse, a distanza di tre mesi, sono ferme e non utilizzate. Vi è la necessità di comunicare maggiormente all’esterno che vi sono opportunità e chiedere in questo una mano concreta e sostanziale agli operatori del mercato”.
“Sono tutti temi sui quali mi auguro possa esserci quanto prima un confronto con il neo ministro alla transizione digitale Vittorio Colao”, conclude Ciuoffo. “La Regione Toscana farà la sua parte in termini di idee e proposte”.