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Pisa, riqualificazione del Bastione del Parlascio: al suo interno un museo virtuale

Presentata l’ipotesi progettuale per la riqualificazione del Bastione del Parlascio. L’obiettivo è dell’amministrazione è quello di farne, entro i primi mesi del 2023, uno dei punti di accesso alle mura cittadine ed un museo multimediale che racconti la storia della città.

Nei giorni scorsi la Fondazione Pisa ha assegnato al Comune un contributo di 900 mila euro per la riqualificazione dell’antica struttura. Una somma a cui si aggiungono 300 mila euro di finanziamento comunale, per un totale di 1,2 milioni di euro. Nei prossimi giorni verrà firmata la convenzione per l’erogazione del contributo. L’amministrazione è inoltre al lavoro per intercettare ulteriori finanziamenti che consentiranno di realizzare all’interno della struttura un museo virtuale della città.

«Il Bastione del Parlascio – ha dichiarato l’assessore alla cultura Pierpaolo Magnani – era il cuore pulsante del progetto Pisa Capitale della Cultura ed è oggi un punto fondamentale nell’ottica sviluppo della città del futuro. Il finanziamento della Fondazione Pisa, che ringrazio, ci darà la possibilità di restaurare l’immobile. I lavori saranno funzionali alla realizzazione di un museo virtuale che racconterà la storia della città in tutte le sue epoche storiche, dalla sua fondazione fino ai giorni nostri».

«La struttura – ha affermato l’assessore all’urbanistica, Massimo Dringoli – si trova in una posizione strategica, in quanto costituisce una cerniera tra piazza del Duomo e il percorso delle Mura. Il Bastione del Parlascio diventerà quindi un elemento centrale nel sistema di promozione turistico della città».

«Entro 8-9 mesi – ha dichiarato l’assessore ai lavori Pubblici Raffaele Latrofa – saremo in grado di far partire i lavori per la ristrutturazione dell’immobile. Di pari passo si procederà con la definizione dello spazio museale, con l’obiettivo di renderlo operativo nei primi mesi del 2023. La riqualificazione del Bastione del Parlascio è perfettamente in linea con quanto previsto dal dossier ‘Pisa Capitale delle Cultura’, così come lo è l’altro intervento che abbiamo messo a bilancio e inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021 per un valore di 500 mila euro, e che riguarda la realizzazione di un nuovo scalo lungo il fiume, in prossimità della Cittadella. Un intervento, quest’ultimo, che fa parte di quelli previsti dal progetto per la navigabilità dell’Arno».

Alla conferenza stampa erano presenti, oltre al dirigente comunale Marco Guerrazzi, il regista cinematografico Lorenzo Garzella, l’architetto Massimo Gasperini, l’artista 3D Stefano Bertelli e lo storico dell’arte Dario Matteoni che collaboreranno con il Comune alla definizione del progetto per la realizzazione del museo virtuale della città.

IL PROGETTO. Il progetto di riqualificazione del Bastione del Parlascio, del valore di 1,2 milioni di euro, è stato elaborato interamente dagli uffici comunali ed è inserito nel Piano delle opere pubbliche del 2021. Quest’area, di particolare pregio architettonico e storico, è parte integrante e sostanziale del progetto mura. La parte di pregio artistico del Bastione è stata acquisita dall’Amministrazione Comunale con una permuta di immobili per un valore di circa un milione di euro, in quanto il fabbricato risultava di proprietà privata. Situato in prossimità dell’area archeologica delle Terme Romane, sul prolungamento dell’asse pedonale di Borgo Stretto e Borgo Largo, risulta un punto strategico dal punto di vista dell’interesse architettonico e dal punto di vista dell’accessibilità alle mura urbane, in quanto al suo intervento è previsto uno dei punti di salita.

L’edificio, dopo alcuni interventi di sistemazione della copertura per evitare infiltrazioni d’acqua, risulta in uno stato di degrado avanzato e attualmente non permette l’accesso alle Mura. Le mura urbane che lambiscono il lato nord del Bastione sono state recuperate e rese accessibili con il camminamento in quota.

Il progetto prevede una fase di ‘interventi preliminari’, con scavi archeologici in prossimità della porta e dell’anteporta del Parlascio e interventi di restauro conservativo e di ripristino degli ambienti originari. A questi seguiranno poi i lavori per la rifunzionalizzazione degli spazi. Il complesso architettonico dopo il restauro e recupero permetterà un’accoglienza turistica al suo interno con l’utilizzo degli spazi per informazioni, sosta, mostre; inoltre consentirà il suo attraversamento interno con un percorso pedonale pubblico che sarà aperto nelle ore diurne.

CENNI STORICI.  Con la sua struttura il Parlascio rappresenta un significativo esempio di ciò che gli studiosi definiscono ‘bastione all’italiana di prima generazione’. Come tale rientra nelle sperimentazioni con le quali gli architetti militari cercarono, agli inizi del XVI secolo, di definire nuovi sistemi di difesa di città e fortezze. Il Bastione del Parlascio conserva inoltre al suo interno, ancora leggibili, i resti delle strutture di fortificazione che dal XIIsecolo fino alla prima metà del XV secolo si sono avvicendate nella difesa della porta del Parlascio, aperta lungo le mura medievali della città al capo settentrionale della via del Borgo e come tale una delle porte cittadine più importanti sulla riva destra dell’Arno. Proprio su questa sponda iniziarono i lavori di costruzione delle mura difensive di Pisa, che dal 1154 al 1161, sotto il consolato di Cocco Griffi, si svilupparono in sette lotti di edificazione.

Alla fine del XVI secolo la struttura fu riconvertita a ghiacciaia, funzione che mantenne fino agli inizi del ‘900. Durante il secondo conflitto mondiale venne riscoperto il carattere militare del Parlascio e le sue strutture furono utilizzate come rifugio antiaereo. Nel dopoguerra il bastione venne diviso  in 3 proprietà distinte e venduto a privati. Nel corso di questi decenni venne annesso alla struttura un bar e all’interno del bastione venne realizzata un’autofficina.