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Il senso di fare volontariato nel nuovo libro del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini: domani la presentazione di “Ridefinire il volontariato”

. In Italia operano fra i 6 e i 7 milioni di volontari: la loro è una presenza imprescindibile per la società come l’emergenza sanitaria ha dimostrato nel corso degli ultimi 12 mesi. Al senso della loro azione, in particolare nell’ambito della riforma legislativa che ha coinvolto il terzo settore, è dedicato il volume appena uscito, curato da Emanuele Rossi e Luca Gori, rispettivamente docente e ricercatore dell’Istituto Dirpolis (Diritto, Politica, Sviluppo) della Scuola Superiore Sant’Anna, per la collana “Ripensare il terzo settore” edita dalla Pisa University Press e promossa dal Centro di Ricerca Maria Eletta Martini. La presentazione del volume è prevista per giovedì 18 febbraio alle ore 17.30 con un evento in diretta Facebook dalla pagina del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini. Oltre ai curatori, è prevista la partecipazione del vescovo di Mazara del Vallo Mons. Domenico Mogavero, in prima linea per la tutela dei diritti in un contesto di “frontiera”.

  Il titolo del volume è “Ridefinire il volontariato” e conta sul contributo di esperti e testimoni della ricerca accademica e del terzo settore a cui è stata affidata la trattazione di ogni singola parte dell’articolo 17 del Codice del Terzo settore che definisce il ruolo, la motivazione, i contenuti dell’attività di volontariato ed il profilo del volontario. Il risultato è un mosaico di senso che studia in profondità, fuori da rappresentazioni semplificatorie o fraintendimenti, il fenomeno, inquadrandolo da diversi angoli prospettici e disciplinari. Viene così data evidenza alle nuove tendenze e prassi del volontariato italiano, a partire dal suo “nuovo” riconoscimento normativo, dopo quello della legge numero 266 del 1991, e delle precedenti disposizioni regionali. 

  “È indubbio – sostengono i curatori del volume Emanuele Rossi Luca Gori – che la ‘traduzione’ in una norma giuridica costituisca una sorta di bilancio di un’esperienza. Per tale ragione è necessaria la verifica di ciò che si sta muovendo sotto la superficie delle norme, nella vivacità del corpo sociale e dell’autonoma iniziativa dei cittadini. Ineludibile, inoltre, è un riferimento ai cambiamenti innescati dalla pandemia da Covid-19 in corso e dai suoi effetti di breve, medio e lungo periodo che già sono in parte emersi nell’indagine dedicata agli impatti della pandemia sul terzo settore che il Centro Maria Eletta Martini ha divulgato nello scorso dicembre”.

  I singoli contributi sono curati da Pasqualino Albi (Università di Pisa), Maurizio Ambrosini (Università di Milano), Gregorio Arena (Università di Trento – Labsus), Carlo Borzaga (Università di Trento – Euricse), Antonio Cecconi (già vicedirettore della Caritas Italiana), Luca Gori (Scuola Superiore Sant’Anna – Centro di Ricerca Maria Eletta Martini), Elena Innocenti (Fondazione Emanuela Zancan), Emanuele Rossi (Scuola Superiore Sant’Anna – Centro di Ricerca Maria Eletta Martini), Andrea Salvini (Università di Pisa), Jacopo Sforzi (Euricse), Vincenzo Tondi della Mura (Università del Salento). 

  Il volume è acquistabile dal sito della Pisa University Press e scaricabile gratuitamente tramite open access dalla stessa pagina web. E’ il primo contributo scientifico editoriale del Centro di Ricerca Maria Eletta Martini a cui seguiranno, sempre nell’ambito della collana “Ripensare il terzo settore”, altre uscite nel corso del 2021. 

 L’evento su Facebook è a questo link e la presentazione è trasmessa in diretta sulla pagina del Centro Maria Eletta Martini