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La pandemia causata da CoViD-19, con tutte le connesse problematiche
sia in ambito sanitario che sociale ed economico, ha creato in tutto
il mondo la necessità di cambiamenti radicali e una accelerazione
notevole verso l’applicazione di pratiche digitali. Mentre il costo
dell’assistenza sanitaria tradizionale è diventato insostenibile,
riuscire ad adottare misure di contenimento della spesa senza
pregiudicare il livello di assistenza è diventato assolutamente una
priorità.
Malattie croniche sempre più diffuse e una popolazione più anziana
hanno già richiesto una trasformazione epocale con il passaggio da una
medicina basata sulla diagnosi e sui trattamenti alla Medicina delle
4P (4P Medicine): Predittiva, Preventiva, Personalizzata e
Partecipativa.
Il termine 4P Medicine* è stato coniato dallo scienziato Leroy Hood,
esperto di biotecnologie, uno dei principali protagonisti di questa
trasformazione, convinto assertore del passaggio culturale dalla “cura
delle malattie” alla “gestione complessiva del benessere degli
individui”. Hood sostiene che il concetto di paziente standard fra
qualche anno verrà sostituito da quello di “individuo geneticamente
unico”, su cui cucire su misura l’approccio più corretto per
preservare la sua salute o, meglio, il suo benessere. L’affermazione
di questo modello sarà favorita, e dipenderà, dallo sviluppo delle 3
tendenze: medicina sistemica, dati generati dagli individui (IoT,
social network) e rivoluzione digitale.
Le tecnologie dell’informazione e comunicazione sono assurte ad un
ruolo pervasivo e strategico, in grado di modificare profondamente le
attività economiche delle imprese e il comportamento dei cittadini nei
confronti dell’utilizzo consapevole degli strumenti tecnologici.
L’emergenza CoViD-19 ha portato a riconsiderare anche in Italia il
lavoro agile (smart working) e un grande aiuto è arrivato dalla
Telemedicina, che ha permesso tra le altre cose di meglio supportare i
pazienti cronici, di sveltire gli incontri tecnici e burocratici e di
salvare vite umane.
La crescente diffusione della Tecnologia dell’Informazione e
Comunicazione (ICT) nella Sanità (Fascicolo Sanitario Elettronico,
Cartella Clinica Elettronica, Telemedicina, Sistemi di Supporto alle
Decisioni Cliniche, Stampa 3D, Intelligenza Artificiale, Chirurgia
Robotica, App Biomedicali, Realtà Aumentata, ecc.) ha comportato una
trasformazione digitale dirompente (disruptive digital
transformation) con il superamento di ostacoli non solo strutturali,
ma soprattutto culturali, ed ha visto nascere la cosiddetta Sanità 4.0.
L’introduzione delle nuove tecnologie digitali è diventato quindi uno
dei principali obiettivi in Sanità.
Di conseguenza sono diventati doverosi e necessari sia un’adeguata
formazione che un continuo aggiornamento di tutti i professionisti
sanitari, così come il coinvolgimento attivo dei pazienti (sempre più
informati) e dei prestatori di cure (caregiver) alle decisioni
cliniche che può effettuarsi solo grazie alla disponibilità di
documentazione aggiornata, chiara ed affidabile.
Particolarmente critica è la competenza degli esperti di informazione
che è essenziale e non può essere surrogata. Nell’organizzazione delle
conoscenze scientifiche, occorrono sempre più esperti nella ricerca e
gestione dei contenuti di qualità, anche per produrre portali sanitari
rivolti a professionisti e/o pazienti.
Non vi è settore dove non sia necessario l’apporto della
documentazione, si pensi alla cartella clinica che dovrebbe essere
collegata alle informazioni più aggiornate per il medico, come già
avviene con i sistemi di supporto alle decisioni cliniche.
Se le cure sanitarie non possono essere affidate interamente ad
assistenti automatizzati, il personale medico può, grazie a tali
ausili, rendere più rapide ed efficaci le proprie prestazioni. È così
possibile ottenere, in tempo reale, grazie all’utilizzo intelligente
delle conoscenze aggiornate da banche dati e da sistemi di supporto
alla decisione clinica, informazioni vitali per il trattamento dei
pazienti, sulla base delle prove scientifiche più autorevoli ed
aggiornate.
Ma se la tecnologia porterà significativi miglioramenti nel settore
sanitario, anche in termini di assistenza personalizzata (medicina di
precisione), le sfide da affrontare non mancano. Una di queste è
quella di integrare i dati che provengono da diversi sistemi
informativi e per far ciò occorre sviluppare alti livelli di
interoperabilità che consentirebbero di gestire i cosiddetti grandi
dati (big data) con la dovuta tutela della riservatezza.
Tutto ciò richiede ingenti investimenti, sia in termini di tempi sia
in termini di costi anche per acquisire la formazione professionale
necessaria ad affrontare le nuove sfide poste dalla Sanità 4.0.
L’investimento è necessario per un sistema sanitario sostenibile che
eviti gli sprechi e razionalizzi gli interventi alla luce della
conoscenza ed applicazione delle migliori prove scientifiche.
Per avere un quadro chiaro ed esauriente è stato pubblicato di recente
l’ebook Sanità 4.0 e Medicina delle 4P, curato da Gaetana Cognetti,
Youcanprint,2020
(https://www.youcanprint.it/medico-medicina-alternativa/sanit-40-e-medicina-delle-4p-9788831697750.html).
Questa pubblicazione vuole tentare di fare il punto della situazione
attuale aggregando i contributi di esperti nelle diverse discipline
che sono coinvolte nella gestione della salute.
Oltre a voler offrire uno specchio delle nuove tematiche innovative
che stanno determinando cambiamenti epocali nella scienza medica e
nell’ organizzazione sanitaria, questo volume, non a caso affidato
alla cura di una bibliotecaria, tenta di far rientrare la scienza
della documentazione e dell’informazione scientifica nell’ambito delle
Tecnologie dell’Informazione e Comunicazione (ICT).
Per primo in Italia, il compianto medico Riccardo Maceratini, un
pioniere dell’informatica applicata alla medicina, ha riconosciuto
l’importanza, ancora abbastanza negletta nel nostro Servizio Sanitario
Nazionale, del ruolo della documentazione scientifica, fuori dal
consolidato stereotipo che immagina le biblioteche luoghi polverosi
dove si custodiscono vecchi volumi.
In realtà le biblioteche, in particolare in ambito biomedico, hanno
messo in linea risorse avanzate come la base dati PubMed
(https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/), quando ancora non esisteva il Web
e neppure Internet e sono oggi al centro dell’evoluzione tecnologica
che è parte integrante dei sistemi di conoscenza che le stesse
gestiscono e senza cui non sarebbe possibile svolgere alcuna ricerca
nè garantire cure appropriate ai pazienti.
Un altro aspetto di questo ebook è il tentativo di reintrodurre la
lingua italiana nella terminologia correntemente utilizzata
nell’ambito scientifico e tecnologico oggetto dell’opera.
L’ultimo aspetto innovativo di questo testo è il tentativo di
realizzare uno strumento ipertestuale, pur essendo brevi i vari
contributi, laddove si è potuto questi sono stati collegati con altri
documenti citati o semplicemente correlati in modo da rendere la
materia più ricca e potenzialmente più aggiornata.
L’ebook si pone pertanto l’obiettivo di contribuire allo sviluppo
della consapevolezza relativa all’impatto dell’ICT e alla sua
integrazione con la gestione delle conoscenze (documentazione,
ontologie, web semantico, ecc.) recuperando anche gli aspetti
umanistici (ma non perciò meno rilevanti scientificamente) del
rapporto con i pazienti, non più oggetto passivo di trattamenti
sanitari ma, insieme al personale sanitario, protagonisti delle
proprie scelte di salute.
* Riferimenti bibliografici:
– Hood L. Systems Biology and P4 Medicine: Past, Present, and
Future. Rambam Maimonides Med J 2013;4:e0012
(https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3678833/)
– Flores M, Glusman G, Brogaard K, et al. P4 medicine: how systems
medicine will transform the healthcare sector and society. Per Med
2013;10:565-76 (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/25342952/)
– Pulciani S, Di Lonardo A, Fagnani C, Taruscio D: P4 Medicine
versus Hippocrates, Ann Ist Super Sanita, Jul-Sep 2017;
53(3):185-191.doi: 10.4415/ANN_17_03_02.
(https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/28956796/)
– Fiala C, Taher J, Diamandis, E: P4 Medicine or O4 Medicine?
Hippocrates Provides the Answer, J Appl Lab Med, 2019
Jul;4(1):108-119, doi: 10.1373/jalm.2018.028613
(https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/31639713/)
– Cesario A, Auffray C, Russo P, Hood L: P4 medicine needs P4
education, Curr Pharm Des, 2014;20(38):6071-2, doi:
10.2174/138161282066614031414544
(https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/24641231/)
–
https://www.diabete-rivistamedia.it/wp-content/uploads/2017/05/02_Sez_FORMATIVA_Agg_Zilich-1.pdf