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Emergenza Covid, terzo settore: in arrivo un bando regionale da 3,7 milioni

Un sostegno concreto al terzo settore toscano sia per contribuire
all’impegno straordinario che sta svolgendo in relazione all’emergenza
Covid, sia per fronteggiare le criticità economiche conseguenti alle
forzate chiusure di alcune attività, come nel caso dei circoli ricreativi.
E’ questo in sintesi ciò che prevedrà uno specifico avviso pubblico, che
sarà pubblicato intorno alla fine di questo mese, ma i cui contenuti sono
stati anticipati dall’assessora regionale alle politiche sociali
Serena Spinelli.

L’impegno economico complessivo che la Regione si è assunta con questa
misura supera i 3,7 milioni di euro. Destinatari dell’intervento saranno le
associazioni di promozione sociale, con i circoli affiliati, le
organizzazioni di volontariato e le fondazioni del terzo settore. L’importo
massimo richiesto per ogni domanda potrà essere di 15.000 euro.

“Il terzo settore toscano – ha spiegato Serena Spinelli – è mobilitato
da tempo per fronteggiare l’emergenza Covid. Le migliaia di realtà che lo
compongono hanno offerto un contributo straordinario per sostenere i
bisogni delle persone più fragili, delle persone costrette all’isolamento,
di chi si è trovato più in difficoltà, sostenendo una quantità
notevolissima di impegni e di spese. Con questo intervento vogliamo
contribuire concretamente a questo sforzo sottolineando il valore di quanto
messo in campo sin qui. La misura approntata intende inoltre intervenire
per alleviare, almeno in parte, le difficoltà di quelle realtà
associative, in primis i circoli, letteralmente messe in ginocchio dalle
prolungate chiusure (attualmente i circoli possono effettuare solo
attività di asporto) al fine di scongiurare che la pandemia distrugga una
preziosa rete di presidi sociali, fondamentale tanto in questa fase tanto
per la prossima, auspicabile, ripresa”.”

“Dietro l’espressione terzo settore – ha proseguito l’assessora – ci sono
decine di migliaia di volontari che, in questa fase di difficoltà, si sono
rimboccati ancora di più le maniche per far fronte a una situazione unica
nella storia recente. Era importante sottolineare, anche con un intervento
diretto, la piena vicinanza e il sostegno della Regione”.

Il contributo potrà essere richiesto dagli enti del terzo settore in
relazione a una lunga serie di interventi o di spese sostenute che saranno
dettagliate nell’avviso.

Potranno chiedere il sostegno, per esempio, quegli enti che abbiano
attivato servizi per consegna a domicilio alla persone in isolamento o
ospedalizzate di beni di prima necessità, farmaci, alimenti, pasti, o
altro, che abbiano effettuato acquisto di pasti per le mense sociali, per i
dormitori e per le strutture di accoglienza, o ancora che si siano
incaricate di offrire alloggio a persone senza dimora.

Rientreranno nell’avviso anche tutte quelle attività rivolte ad
accompagnare, sostenere, aiutare in vario modo le persone più fragili.

Allo stesso modo con questo intervento si contribuirà alle spese per
quegli enti del terzo settore che, durante l’emergenza sanitaria non hanno
potuto svolgere le attività ordinarie in quanto, in conseguenza dei
provvedimenti restrittivi, non hanno potuto accedere alle tradizionali
fonti di finanziamento. E’ il caso, come detto, dei circoli ricreativi.