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Azienda Usl toscana nord ovest, illustrato il potenziamento dell’ospedale di Volterra

Ieri mattina il direttore generale della ASL Toscana nord ovest, Maria Letizia Casani ha illustrato agli operatori sanitari e al Presidente della Regione, Eugenio Giani, i punti qualificanti che porteranno ad un significativo potenziamento dell’ospedale di Volterra.

“Sono particolarmente onorata di avere ospite il Presidente della Regione Toscana, sempre attento ai bisogni del territorio, in particolare ai piccoli borghi”. Così Maria Letizia Casani ha accolto il Presidente.  “Sappiamo quanto la popolazione dell’Alta val di Cecina tenga, sottolineo giustamente, all’ospedale, per questo sono contenta di poter presentare stamattina a tutti il progetto di riqualificazione dell’ospedale.  Il potenziamento interessa non solo la parte strutturale, per la quale la regione ha già previsto un investimento di 6 milioni di euro, ma sarà interessata anche la parte delle attrezzature sanitarie e vedrà un forte impegno dal punto di vista organizzativo e dei percorsi”. Un ringraziamento particolare il direttore generale lo ha rivolto ai professionisti che giornalmente si impegnano perché la cittadinanza abbia un punto di riferimento su quale contare e a coloro che hanno messo a punto il progetto. “In questo difficile anno – ha concluso Casani – Volterra è stata importante come supporto agli altri ospedali impegnati nella lotta al covid, permettendoci di effettuare gli interventi chirurgici e ortopedici programmati e di eseguire molti esami radiologici. Infatti, abbiamo avuto una sensibile diminuzione delle liste di attesa”.

Anche il presidente Eugenio Giani, dopo aver ascoltato attentamente la relazione, ha confermato l’impegno della regione a finanziare i lavori ma ha anche sottolineato come lo sviluppo dell’ospedale debba rientrare nel più ampio contesto di rilancio dell’intero territorio. “Da tempo mi giungeva l’eco di un malessere generalizzato – ha dichiarato Eugenio Giani – per questo ho voluto prendere consapevolezza delle necessità e delle richieste della cittadinanza. Sono convinto che Volterra contribuirà allo sviluppo di una Toscana diffusa, dove l’ospedale sarà parte attiva”.

Di seguito alcuni punti qualificanti dell’intero progetto di valorizzazione dell’ospedale.

Il pronto soccorso, porta d’ingresso dell’ospedale e importante punto di riferimento per la popolazione, sarà trasferito dall’attuale edificio al livello superiore. La nuova collocazione, oltre ad essere in linea con la radiologia, offre la possibilità di istituire posti letto di osservazione breve e di HDU (High dependancy Unit), una sorta di ponte tra il pronto soccorso e la medicina interna, appositamente attrezzato per accogliere, monitorare costantemente i pazienti in attesa di diagnosi più precisa e per gestirne eventuali emergenze. Inoltre, il cambio di livello stradale migliorerà notevolmente
 l’accesso delle ambulanze, delle auto private e dei pedoni.

L’area critica sarà completamente ridefinita con l’attivazione della terapia intensiva postoperatoria. Infatti, il blocco operatorio sarà dotato di una recovery room in cui possano essere allestiti da 2 a 4 posti letto di terapia intensiva. I letti di recovery, situati all’interno del blocco operatorio, sono predisposti per essere utilizzati sia come postazioni di terapia intensiva, sia per garantire una più efficace e sicura assistenza peri-operatoria, base necessaria per giungere anche ad un ampliamento della casistica chirurgica programmata.  

Il blocco operatorio sarà riordinato sotto il profilo infrastrutturale, tecnologico e organizzativo in modo da permettere un aumento dell’attività chirurgica programmata ampliando anche l’indice di complessità degli interventi. In particolare, saranno organizzati percorsi di elezione per alcune specialità e casistiche come la chirurgia ortopedica protesica, in cui sono coinvolti professionisti di tutta l’azienda, con la progressiva specializzazione e completezza del percorso che va dalla preospedalizzazione alla riabilitazione.

Intensità di cura

Anche l’ospedale di Volterra, al pari degli altri presidi, sarà organizzato per intensità di curaInfatti, sfruttando il recente ammodernamento tecnologico e strutturale realizzato in area medica, sarà possibile creare un’area critica complessiva composta dai posti letto di terapia intensiva della recovery room e dai posti letto di sub intensiva. La presenza di quest’area può consentire, oltre allo sviluppo della chirurgia, la gestione di pazienti nella fase iniziale dei percorsi delle reti tempo dipendenti (infarti, ictus, ecc).

La nuova organizzazione dell’area critica faciliterà l’istituzione del secondo livello di intensità di cura che potrà giovarsi di  alcuni posti letto di area medica, completando così il percorso del paziente secondo la sua reale necessità.  

Inoltre, la presenza di un’osservazione breve subintensiva rende possibile la gestione in sicurezza dei pazienti sottoposti a trombolisi.

Cure intermedie

Grazie alle nuove collocazioni delle diverse aree, come lo spostamento dell’area medica dal padiglione Biffi al padiglione Stecca, permetterà di realizzare un’area di degenza di cure intermedie di 20 posti letto, in modo da garantire alla persona fragile o anziana una presa in carico sanitaria nella fase di dimissione ospedaliera, tenendo conto sia dell’evoluzione della malattia, sia della necessità di coordinare gli interventi sanitari e assistenziali per il rientro al proprio domicilio.  (dg)