Physical Address

304 North Cardinal St.
Dorchester Center, MA 02124

Screening oncologici, priorità alle diagnosi precoci del tumore

I dati parlano chiaro. Nonostante la pandemia e le criticità emerse a
causa delle misure restrittive anti Covid, il 21esimo Rapporto annuale
sugli screening oncologici (del colonretto, della mammella e del collo
dell’utero) registrati nel 2019, conferma la Toscana tra le migliori
regioni italiane in materia di prevenzione oncologica.

Lo screening del colonretto presenta una estensione del 94% in
miglioramento rispetto al biennio precedente, mentre l’adesione si attesta
al 47% lievemente in calo rispetto al 2018. L’adesione alla colonscopia nei
soggetti con test positivi è stata pari al 78% in miglioramento rispetto
all’anno precedente con una ottima performance per quanto riguarda la
completezza dell’esame (92% di raggiungimento del cieco). In totale nel
2019 sono stati diagnosticati 182 cancri e 2.433 adenomi di cui 1.133
avanzati.

La copertura dello screening mammografico si mantiene stabile e ottimale
anche nel 2019 (estensione pari al 96% e adesione al 70%). L’invio ad
approfondimenti diagnostici di secondo livello è al di sopra degli
standard raccomandati per quanto riguarda i primi esami (14%) e più
adeguata per gli esami ripetuti (6,5%). Le indicazioni a trattamento sono
state 1.054, ma si è stati in grado di recuperare le informazioni sul
trattamento solo in 990 casi. Il tasso diagnostico è buono, attestandosi
intorno a circa 6 cancri diagnosticati ogni 1000 donne esaminate. Anche la
proporzione di tumori in stadio avanzato è contenuta, e sempre entro gli
standard raccomandati così come l’effettuazione di trattamenti chirurgici
conservativi nei tumori maggiori di 2 cm (maggiore dell’89%).

Per quanto riguarda lo screening cervicale l’estensione non ha mai
presentato problemi e tutte le donne aventi diritto sono state invitate
(oltre 293.000 donne) allo screening con Pap test (dai 25 ai 33 anni) e a
quello con Hpv (dai 34 ai 64 anni). Le donne che hanno partecipato sono
state oltre 96.000 per quanto riguarda Hpv primario e oltre 47.000 per lo
screening con Pap test. In sintesi l’adesione è tra le migliori nel
panorama italiano pari al 54,3% complessivamente e 56% per il test Hpv
primario.

Analogamente a quanto è successo nel resto d’Italia, l’impatto della
pandemia sull’andamento degli screening è più marcato, in particolare,
nel periodo gennaio-settembre 2020, quando comparato con analogo periodo
del 2019. In generale, i primi 9 mesi del 2020 sono quelli più critici,
periodo durante il quale si è registrata una diminuzione di adesioni ai
test di screening, vuoi per le misure restrittive anti Covid, vuoi per il
timore di eventuali contagi da parte degli utenti nel frequentare le
strutture sanitarie, sedi di screening.

“Il Covid non deve fermare il grande lavoro svolto da Ispro e dalla rete
oncologica toscana. Daremo priorità alla prevenzione. Siamo pronti a
ripartire, nonostante le difficoltà del momento – spiega il presidente,
Eugenio Giani -. E’ indubbio che l’emergenza sanitaria, tuttora in atto,
con le sue misure restrittive anti Covid, abbia messo in difficoltà il
sistema degli screening e ci siano delle criticità, ma stiamo lavorando
anche su questo, per riportare la situazione alla normalità il più
rapidamente possibile. La Toscana ha una lunga tradizione di prevenzione
oncologica, professionisti di altissimo livello, e una rete regionale, che
ci consentiranno di continuare a investire in questo ambito, di nuovo, con
ottimi risultati”.

“In merito alla situazione attuale, in cui lo scenario pandemico rende
complessa sia l’erogazione delle attività che la partecipazione da parte
dell’utenza – aggiunge Gianni Amunni, direttore generale di Ispro, Istituto
per lo studio, la prevenzione e la rete oncologica – stiamo portando avanti
un progetto di promozione alla partecipazione e alcuni perfezionamenti
organizzativi, per recuperare, in tempi celeri, liste di attesa e ritardi
nelle risposte diagnostiche. Contiamo di rimetterci in pari entro gennaio
2021”.