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Nei giorni scorsi il Governo ha emanato l’ennesimo decreto, il c.d. Ristori Ter, che ripropone l’erogazione di “buoni spesa” tramite l’istituzione di un fondo nazionale da 400 milioni di euro da destinare ai Comuni per sostenere le famiglie maggiormente in difficoltà, come avvenne durante la prima fase della crisi pandemica.
Saranno quindi le giunte comunali a prescrivere le modalità di utilizzo delle risorse a loro destinate secondo due possibili formule di erogazione: o attraverso la consegna di buoni da utilizzare presso i negozi indicati, o attraverso la distribuzioni di generi alimentari preventivamente acquistati dagli stessi enti territoriali che dovranno in ogni caso individuare chi ne ha “diritto”.
A causa della crisi dovuta al Covid-19 aumenta ogni giorno di più il numero delle famiglie in crisi, degli anziani, delle vere partite IVA che pagano le tasse, di coloro che sono stati costretti a chiudere piccole attività commerciali e dei loro dipendenti che non possono più lavorare. Ed aumenta in modo esponenziale il numero di coloro che concorrono ad aumentare la pletora dei “nuovi poveri” anche nella nostra città. Tutto questo impone necessariamente una riflessione ed anche la necessità di effettuare delle scelte ben precise da parte della giunta comunale pisana, in considerazione del fatto che la cifra stanziata appare del tutto inadeguata e insufficiente a fare fronte alle necessità della popolazione in crisi.
Purtroppo negli ultimi tempi la giunta da Lei presieduta non ha brillato per oculatezza della gestione economica dimenticandosi soprattutto di quella parte di cittadini residenti nelle tanto decantate “periferie” oggetto di scorribande pre-elettorali ma poi ampiamente abbandonate al loro destino. I maggiori oneri di spesa decisi negli ultimi mesi a livello locale hanno visto uno stanziamento di circa 390 mila euro per la risistemazione e la riqualificazione del verde all’interno delle rotatorie stradali, ed inoltre, come se non bastasse, ben 100 mila euro sono stati destinati alla cancellazione di graffiti e manifesti dai muri cittadini! Ed appare quasi paradossale che nell’ultima riunione del consiglio comunale sia stata respinta la proposta delle associazioni dei commercianti ed esercenti di rinviare il pagamento della Tari e di tagliare le altre tasse comunali per l’anno in corso con la scusa che in questo momento il Comune non può permettersi di ridurre le proprie entrate… Certo, se poi devono essere spese per il “decoro” urbano e non per dare sollievo a chi ne ha bisogno c’è di che meditare!
Potere al Popolo! di Pisa ritiene tutto questo un insulto inaccettabile in questo momento in cui mancano i posti letto negli ospedali, gli anziani muoiono soli, e decine e decine di famiglie non riescono più a fare fronte alle spese minime di vitto o per pagare le utenze, e ad avere insomma una vita che possa definirsi dignitosa.
Riteniamo quindi che sia necessario da parte del Comune di Pisa un indispensabile cambio di passo.
Gesti e decisioni semplici, che trasformerebbero i concetti di solidarietà espressi da più parti in fatti e non in parole vuote.
Per tutto questo inviamo la presente lettera aperta a Lei, come primo cittadino ed ai mass media locali esplicitando tali richieste che riteniamo assolutamente necessarie ed indifferibili per dare dignità ai cittadini bisognosi della nostra città.
Potere al Popolo! Pisa