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“Le richieste di aiuto? Sia durante il lockdown che dopo si sono intensificate”. Con la pandemia sono aumentate anche le segnalazioni di persone affette da disturbi del comportamento alimentare: la tendenza è emerge con chiarezza dall’osservatorio de “La vita oltre lo specchio”, l’associazione di familiari e pazienti alle prese con queste patologie, che, dopo le restrizioni d’inizio marzo, ha potenziato notevolmente le attività on line del progetto “Forti con i deboli”, cofinanziato da Società della Salute della Zona Pisana e Fondazione Pisa: sono nati, così, uno Sportello d’Ascolto su Skype (basta collegarsi all’account “La vita oltre lo specchio Associazione”), una chat su Telegram (353.3608346, nome “La vita oltre lo specchio), attivi il lunedì dalle 9.30 alle 12.30, il martedì dalle 16 alle 19 e i giovedi dalle 10 alle 12 e dalle 18.30 alle 20.30) e un numero verde (800.124544, attivo il lunedì e il mercoledì dalle 9 alle 13 e dalle 14 alle 18 e il giovedì dalle 14 alle 18).
“I contatti via chat sono stati una decina mentre al numero verde abbiamo ricevuto più di trenta telefonate – racconta la presidente Patrizia Cappelletto: gli sportelli di ascolto on line svolti da aprile ad ora 16 -: gli aumenti sono dovuti sia alle difficoltà, e a volte l’impossibilità, per i noti motivi, di accedere a un servizio di cura, sia perché la costrizione all’isolamento ha talvolta scardinato un equilibrio già fragile e precario, fatto di rituali talora ossessivi e di regole rigide rispetto al cibo, all’immagine corporea e all’attività fisica”. In alcuni casi il disturbo nel comportamento alimentare si è palesato per la prima volta proprio durante il lockdown, “in altri, invece, la prima fase ha costituito in qualche modo un’area di comfort in quanto era possibile non farsi vedere e non uscire, quindi non vi era la necessità di trovare giustificazioni per sottrarsi a momenti conviviali e sociali – prosegue Cappelletto -: però si è assistito a un peggioramento nella fase successiva”. Parallelamente sono aumentate anche le domande di aiuto da parte dei familiari, “molte volte impreparati a gestire la situazione che per alcuni si è evidenziata in modo non più ignorabile proprio in questo periodo, visto l’intensificarsi dei rapporti quotidiani con le figlie e i figli anche nel momento dei pasti”.
Anche per questo sono stati progettati e attuati corsi on line sull’utilizzo consapevole di internet e dei social, rivolti a familiari e operatori, e due giorni fa (16 dicembre) è stato presentato il progetto scolastico, riformulato in modalità on line e con la previsione di sportelli d’ascolto anche per genitori degli studenti degli istituti superiori che hanno aderito, condotti da una psicologa e da una dietista.
Ieri (18 dicembre) l’occasione per fare il punto su tutte le attività svolte e quelle in cantiere nel corso della tradizionale festa di Natale che, quest’anno, per cause di forza maggiore si svolgerà in remoto.
“L’impegno dell’associazione “La Vita Oltre Lo Specchio” non è solo una risorsa importantissima per i pazienti e le famiglie, che s’integra molto bene con i servizi del territorio, ma anche un pungolo e una luce accesa, su situazioni talora drammatiche, che altrimenti rischierebbero di rimanere dimenticate in un cono d’ombra – dice la Presidente della SdS Pisana Gianna Gambaccini -: a loro, dunque, va tutta la nostra gratitudine e anche la conferma che il nostro sostegno non verrà certo meno”.