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Dalla Robotown alla Robotvalley (per citare due termini ormai noti sulla forte vocazione robotica di Pisa e del suo territorio): da Pisa alla Valdera si è mosso infatti mercoledì il presidente della Regione Eugenio Giani, accompagnato dal presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo, facendo tappa in tutte le sedi nevralgiche dove la robotica si progetta, si sviluppa, si insegna, si applica e restituisce salute, benessere, qualità della vita.
E il tour ha preso le mosse proprio dal Centro multidisciplinare di Chirurgia robotica dell’Aoup all’ospedale di Cisanello diretto dalla professoressa Franca Melfi, dove i rappresentanti della Regione sono stati accolti alla presenza del rettore dell’Università di Pisa Paolo Mancarella, accompagnato dalla professoressa Michela Passalacqua, prorettrice agli Affari giuridici dell’Università e del direttore generale dell’Aoup Silvia Briani, accompagnata dal direttore sanitario Grazia Luchini e dal direttore amministrativo Carlo Milli.
La visita è servita a illustrare al governatore lo stato dell’arte del Centro, una realtà ormai consolidata di chirurgia multispecialistica che è di riferimento europeo per la formazione, la ricerca e la didattica, con tre sistemi robotici di ultima generazione (il Da Vinci Xi) e una caratterizzazione multidisciplinare che lo pone all’avanguardia anche come modello organizzativo, gestionale e di sostenibilità nella gestione dell’alta tecnologia.
Un confronto quindi all’insegna dell’innovazione applicata alla salute che oggi – in tempo di pandemia, con il rischio di infezioni emergenti anche in prospettiva futura – chiede alla scienza, alla tecnologia e alla medicina risposte certe, sicure, efficaci. Che non possono arrivare senza l’apporto della ricerca e dell’applicazione ai bisogni di salute attraverso la didattica e l’addestramento continuo, con la formazione di chirurghi, anestesisti, infermieri, tecnici, tutte le risorse umane che ruotano su una piattaforma robotica intorno al letto operatorio e alla consolle. Perché il Centro di chirurgia robotica dell’Aoup – dove vengono a operare anche i chirurghi degli ospedali dell’area vasta nord-ovest – è anche piattaforma clinica per la produzione di dati valutati dalla FDA-Food & Drug Administration (che regolamenta i prodotti in commercio per l’applicazione clinica del software robotico), è Epicenter europeo per la clinica e il management (rappresentando un case study anche per tutti gli studenti iscritti ai vari corsi in innovazione, management e miglioramento delle performance in sanità) ed è sede di master universitari di II livello, di corsi per tutte le scuole di specializzazione in chirurgia, anestesia, bioingegneria dell’Università di Pisa e per gli studenti del corso di laurea in Medicina e chirurgia, oltre ad avere accolto in questi anni più di 400 ospiti stranieri in formazione da tutta Europa
Insomma, un centro di riferimento nevralgico anche nell’ambito della rete regionale della chirurgia robotica, con prospettive di ulteriore sviluppo a medio e lungo termine i cui progetti in embrione sono stati illustrati e approvati dal presidente Giani.
La visita è poi proseguita alla Scuola Superiore Sant’Anna nella sede storica, all’Istituto TeCIP (Tecnologie della comunicazione, dell’informazione, della percezione) e all’Istituto di BioRobotica a Pontedera.