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IHP, morta una cavalla al centro di recupero di Tignano, Volterra. I decessi sono 19, ancora senza spiegazione

Sul posto la Asl e i Carabinieri. Ieri mattina alle 8:35 è avvenuta l’ennesima morte improvvisa di un cavallo al Centro di recupero gestito da IHP – Italian Horse Protection – a Volterra. La scena è stata vista in diretta dallo staff del Centro, impegnato in quel momento nelle routinarie operazioni di accudimento dei cavalli: Lady Agata, di 26 anni, si è improvvisamente accasciata a terra e ha iniziato a rantolare come in preda a spasmi, spirando dopo soli 3 minuti.

Fino a quel momento era apparsa normale, in perfetta salute, senza sintomi o segni di malessere. Non soffriva di alcuna patologia. Le circostanze e la dinamica della morte sono identiche a quelle che hanno riguardato altre due cavalle il 18 ottobre e il 17 novembre scorsi.

L’associazione ha attivato la procedura per sospetto avvelenamento, sulla base delle ordinanze del Ministero della Salute e della Legge della Regione Toscana. Sul posto si sono recati la Asl e i Carabinieri Forestali di Volterra per i rilievi del caso. L’autopsia è in corso di svolgimento.

Prosegue la tragica scia di decessi improvvisi di cavalli sani – iniziata ormai due anni fa il 18 dicembre 2018 – che con la morte di Lady Agata diventano 19: al momento tutte le morti restano ancora senza spiegazione, nonostante le numerose indagini diagnostiche fatte dall’Istituto Zooprofilattico di Pisa e nonostante vari pareri chiesti a esperti in Italia e all’estero. La mancata individuazione della causa di morte continua a lasciare aperte le ipotesi di intossicazione per cause ambientali e di avvelenamento doloso: per l’associazione questo si traduce in una costante preoccupazione e nell’incertezza di come agire per evitare che possa succedere ancora in futuro, visto che le morti si sono ripetute nonostante i cambiamenti adottati nella gestione dei cavalli.