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Sara Montomoli, giovane ingegnere di Enel Green Power classe 1980, nata a Volterra, cresciuta a Pomarance e attualmente residente a Cecina, è stata eletta Vice Presidente di ETIP-DG (European Technology & Innovation Platform on Deep Geothermal), un gruppo aperto di stakeholder nato nel 2016 e riconosciuto dalla Commissione europea nell’ambito del Piano strategico europeo per la tecnologia energetica, ovvero l’European strategic energy technology plan (Set-Plan), che include rappresentanti dell’industria, dell’università, dei centri di ricerca, delle associazioni settoriali e di consumatori, operanti nel settore geotermico, dalla fase di esplorazione a quella di produzione fino all’utilizzo dell’energia geotermica. Il suo obiettivo è di definire le priorità della ricerca europea sulla geotermia, consentendo alle tecnologie geotermiche profonde di diffondersi dispiegando il proprio potenziale in Europa, promuovendone un uso sostenibile e responsabile.
Montomoli è ingegnere chimico, è specializzata nell’attività di ricerca in campo geotermico e lavora nella struttura Innovation Global Power Generation di Enel, il cui responsabile è Nicola Rossi. Sara Montomoli, in virtù del percorso fatto nell’area Geotermia di Enel Green Power (dal 2008 presso l’esercizio impianti di Larderello, poi dal 2010 a fine 2011 come responsabile esercizio nell’Area Geotermica di Larderello e successivamente, dal 2012 al 2018, come responsabile dell’Area Geotermica di Lago Boracifero tra i territori provinciali di Pisa, Grosseto e Siena), dal 2019 è componente dei board internazionali geotermici di EGEC (European Geothermal Energy Council) e del già citato ETIP-DG, dove nei giorni scorsi ha ricevuto l’incarico di Vice Presidente insieme ad altri tre vice president eletti contestualmente: Adele Manzella (primo ricercatore al Cnr di Pisa e presidente UGI-Unione Geotermica Italiana), David Bruhn (TU Delft / GFZ Potsdam, professore di ingegneria geotermica) e Jan-Diederik Van Wees (TNO e Università di Utrecht, Principal Scientist).
Prima donna nella storia della geotermia a ricoprire l’incarico di responsabile di aree geotermiche e a coordinare l’Innovazione in Geotermia, Montomoli si è contraddistinta per conoscenza della materia e dei territori geotermici, nonché per capacità manageriali con cui ha gestito per oltre 6 anni l’Area Geotermica di Lago Boracifero, con sede a Monterotondo Marittimo (Gr), comprendente 14 centrali geotermiche tra le province di Grosseto e Pisa. Per la sua inclinazione allo studio e all’innovazione, Montomoli è stata individuata come figura di riferimento nel settore Geothermal Innovation, motivo per cui è entrata a far parte degli importanti consessi suddetti.
Il Gruppo Enel è da sempre impegnato nella crescita della leadership femminile: per questo motivo, anche nell’area Innovation di Enel molte donne ricoprono incarichi di responsabilità, sia manageriali che operativi, per contribuire in modo importante allo sviluppo sostenibile e promuovere una società sempre inclusiva attraverso un modello di innovazione aperto a collaborazioni con start up del territorio.
A questo proposito, ieri Enel ha ricevuto una nomination come una delle 10 aziende più attive nel campo dell’Open Innovation nei Corporate Startup Stars Awards di quest’anno, la prestigiosa classifica annuale nell’ambito del Startup Europe Partnership (SEP) della Commissione Europea. La classifica premia le aziende che portano risultati in termini di collaborazione con le startup e l’edizione 2020 è stata estesa a livello globale grazie alla partnership tra la Camera di Commercio Internazionale e Mind the Bridge. Inoltre, l’azienda ha ricevuto il Corporate Startup Procurement Award 2020 per le eccellenti relazioni con le startup più innovative.
Enel ha creato un network globale di 10 Innovation Hub situati in Brasile (Rio de Janeiro), Cile (Santiago), Israele (Tel Aviv), Italia (Milano, Catania, Pisa – qui il comunicato dell’inaugurazione dell’Hub di Pisa nel maggio 2018: https://www.enel.com/it/media/esplora/ricerca-news/news/2018/05/enel-innovation-hublab-pisa), Russia (Mosca), Spagna (Madrid) e Stati Uniti (Boston, San Francisco), per lo scouting di startup con un potenziale significativo in termini di tecnologie e modelli di business rilevanti per il lavoro di Enel. Dal 2015, anno in cui Enel ha lanciato il suo approccio “Open Innovation”, facendo leva sull’innovazione proveniente da fonti esterne, l’azienda ha ricevuto oltre 9.000 proposte da parte di startup e ne ha implementate circa 320. Il Gruppo offre alle startup la possibilità di lavorare nei propri Innovation Hub & Lab insieme agli specialisti commerciali e tecnici di Enel, creando le condizioni per lo sviluppo di soluzioni. Inoltre, Enel lavora costantemente sull’ecosistema del Procurement, aggiungendo nuovi livelli di supporto (dal mentoring, all’incubazione, alla guida finanziaria). Una volta che un’idea è stata testata e validata, Enel offre alle startup la possibilità di scalare la soluzione sulle proprie linee di business a livello globale. Le principali aree di lavoro dell’azienda con le startup comprendono, tra le altre, lo stoccaggio dell’energia, i big data, la gestione dell’energia, la casa intelligente, la mobilità elettrica, IoT, la manutenzione predittiva, l’intelligenza artificiale, le tecnologie intelligenti e la robotica.