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Il Piano Urbano della Mobilità Sostenibile (PUMS) adottato dall’amministrazione comunale fascio-leghista di Pisa, lo si trova davvero poco sostenibile se si analizzano i documenti messi a disposizione.
Stiamo lavorando alla presentazione delle osservazioni necessarie per rispondere alle molte criticità individuate riguardo alle opere proposte, mirate a fermare le scelte poco lungimiranti di questa amministrazione.
Nel frattempo ci sembra doveroso condividere una questione di primaria importanza inclusa nel PUMS che riguarda la progettazione di nuovi parcheggi, che è funzionale a un modello di mobilità verso la Città di Pisa incentrata sul traffico privato e che avrà come effetto quello di incrementare il numero di auto in arrivo verso Pisa.
In una città che si colloca in un’area dove il consumo di suolo corre a ritmi alti (più di 17000 ettari erosi tra città e provincia nel 2019 secondo il rapporto ISPRA), e che offre solo 27 metri quadri di verde per abitante (rapporto ecosistema urbano 2020 Legambiente), si è pensato bene di pianificare la realizzazione di quasi 3000 nuovi posti auto a fronte dei 9000 esistenti (dati PISAMO, escluso il litorale).
Questa previsione non si basa su un’analisi dell’utilizzazione dei parcheggi esistenti (a titolo d’esempio quelli del Pisamover, di via Pietrasantina e di via Paparelli, che non sono mai esauriti), inoltre i dati citati nel documento del PUMS in molti casi differiscono da quelli ufficiali e aggiornati di PISAMO.
La maggior parte di questi nuovi parcheggi andranno ad occupare aree attualmente verdi, per una superficie complessiva di circa 35000 metri quadri, collocati in periferia ma anche nel centro della città. Ampliando lo sguardo dobbiamo aggiungere al computo del consumo di suolo ulteriori 35000 metri quadri dell’area verde su viale delle Cascine, dove l’amministrazione comunale ha previsto un nuovo grande parcheggio scambiatore (vedi Piano Strutturale Pisa-Cascina).
Si parla quindi di quasi 70000 metri quadri di verde che saranno impermeabilizzati, l’equivalente di 10 campi da calcio o, per rimanere nel locale, una volta e mezza la superficie prevista per parco di Cisanello.
Tale ulteriore cementificazione del territorio è insostenibile ed in controtendenza con la realtà: mentre città ben più grandi di Pisa riducono i posti auto per incentivare una mobilità meno impattante sull’ambiente, da noi si decide di “risolvere” il problema dei carichi di traffico cancellando aree verdi per fare posto a nuovi parcheggi, e quindi attirando nuovo traffico e inquinamento verso la città.
Diritti in comune: Una città in comune- Rifondazione comunista- Pisa Possibile