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Dario Rollo e Lorenzo Peluso, rispondono al sindaco Betti riguardo l’aereoporto Galilei

I consiglieri Dario Rollo e Lorenzo Peluso della lista Valori e Impegno Civico Dario Rollo hanno da tempo presentato una mozione per dire no alla nuova pista dell’aeroporto di Firenze Peretola. Rispondono anche alle dichiarazioni rese la scorsa settimana dal sindaco Betti sull’aeroporto Galilei.

Il sindaco sbaglia nel definire campanilisti coloro che chiedono la realizzazione delle infrastrutture necessarie allo sviluppo aeroportuale e previste fin da prima della fusione societaria. Egli dimentica che il suo partito (PD) ha votato a favore della mozione nel consiglio comunale pisano per lo sviluppo aeroportuale a vantaggio dell’intera area costiera e quindi anche del comune di Cascina e di molti suoi cittadini che vi lavorano. Invece di spronare la Provincia di Pisa, che detiene quote societarie in Toscana Aeroporti (TA), a far sentire la propria voce a favore degli interessi territoriali e ad eccepire riserve sulla decisione unilaterale di CAI dell’iniziativa presa nei confronti del consiglio comunale di Pisa, altro socio pubblico di TA, si limita a considerazioni che ne delegittimano le decisioni a campanilismo. Il sindaco dimostra di aver una visione prospettica limitata su: sviluppo aeroportuale, bilanci e graduatorie. Infatti augura al Galilei di rivedere i flussi del 2019, anno che ha visto invece l’aeroporto pisano retrocedere al 12° posto della graduatoria nazionale, avendo registrato un –1,4% di passeggeri rispetto al 2018 ed un –5,4% dallo sviluppo medio aeroportuale nazionale del +4%. La nostra lista civica eccepisce grosse perplessità sulla decisione dell’intero CdA di TA di interrompere i rapporti istituzionali col consiglio comunale di Pisa. I consigli comunali sono i più alti consessi cittadini delegati a rappresentare le istanze dei propri territori. Nel caso specifico sono anche azionisti pubblici di TA. Oltre a Comune e Provincia di Pisa anche la Regione Toscana è azionista pubblico di TA. Quest’ultima Istituzione dovrebbe erogare alla società aeroportuale 20 milioni di soldi pubblici (10 nel 2020 e 10 nel 2021), per anticipare la cassa integrazione ai dipendenti, in scadenza a marzo e da ristorare a gennaio, con i fondi della cassa integrazione europea del SURE. Le Istituzioni pubbliche si rispettano sempre, anche quando non se ne condividono le decisioni e soprattutto nella fattispecie perchè, nel 2020, come azionisti, i soci pubblici hanno rinunciato alla loro quota parte dei 13 milioni di utili a favore della società. Società che chiede altri 150 milioni ai contribuenti italiani per l’aeroporto di Firenze ed ha già ottenuto 85 milioni di finanziamento garantito da SACE, cioè dallo Stato. La regione Toscana anziché stanziare finanziamenti a fondo perduto, dovrebbe riacquistare azioni di TA valorizzandone la partecipazione pubblica e non incorrere così in procedimenti d’infrazione europei, sulla concorrenza ad aiuti pubblici. Sollecitiamo il sindaco e consiglio comunale di Cascina a sostenere l’Istituzione pisana, come hanno già fatto altri sindaci e consigli comunali. Gli interessi territoriali si devono tutelare al di là dell’appartenenza partitica e soprattutto perchè l’aeroporto è un bene pubblico, costruito grazie ai soldi che la Provincia di Pisa stanziò contraendo un grosso mutuo, puntualmente onorato anche dai cittadini cascinesi. La Toscana Costa ha ragione a rivendicare l’ampliamento del terminal, più volte annunciato e mai iniziato, ma già previsto dalla vecchia SAT (Società Aeroporto Toscano S.p.A.) in autofinanziamento, sin dal 2014. Con SAT, per sviluppare il Galilei, la Provincia ed i cittadini di Cascina, hanno rinunciato a reimpiegarne gli utili societari per realizzare opere pubbliche quali strade, ponti, scuole, ecc.. Hanno quindi tutti i diritti di esprimere opinioni ed esigenze, attraverso le loro Istituzioni. La partenza dei lavori, durante il lockdown, della 1^ fase d’ampliamento del terminal, da 37 milioni, avrebbe evitato i problemi attuali, anche perchè tali lavori sono in linea col piano governativo: “Italia Veloce”, che prevede interventi sui terminal passeggeri per il miglioramento della security ed interventi a supporto del passeggero, per migliorare la qualità del servizio e la travelling experience in generale. Per ciò che concerne invece lo sviluppo del Vespucci, Valori e Impegno Civico Dario Rollo chiede che si realizzino solo strutture da City Airport, ottemperando alle prescrizioni ministeriali della VIA 0676, del 2003, l’unica tuttora approvata ed obbligatoria e confermata anche da un Decreto decisorio del Presidente della Repubblica. Le opportunità offerte da tale VIA permetterebbero l’allungamento dell’attuale pista a circa 2000m, analogamente alla lunghezza decretata col PIT del 2013, senza modificare l’equilibrio e sottrarre terreno al Parco della Piana ed entrare in conflitto con i suoi cittadini. La presenza della via di rullaggio (non prevista dal nuovo progetto della pista 12 30, semiparallela all’A11) migliorerebbe il “coefficiente di utilizzazione” dell’attuale pista aumentandone i movimenti, sviluppando l’aeroporto nel rispetto delle direttive europee del New Green Deal: migliorare le infrastrutture esistenti, senza consumo di nuovo suolo. Società e cittadini spenderebbero meno dei 400milioni previsti dal nuovo progetto e i contribuenti meno soldi pubblici per realizzare le opere ancillari – concludo i consiglieri comunali.